CAMPOBASSO/ISERNIA – Questa mattina, nei Palazzi del Governo dei due capoluoghi, è stato celebrato il “Giorno della Memoria”, istituito per mantenere vivo il ricordo della Shoah.
A Campobasso, alla presenza delle autorità civili e militari e del grande ufficiale Giovanni Tucci – sopravvissuto alla deportazione nel campo di concentramento di Torun, in Polonia, dove rimase imprigionato due anni – è stata ripercorsa la tragedia dell’Olocausto per ribadire il dovere della Memoria.
Dopo l’introduzione del prefetto Francescopaolo Di Menna, gli studenti del Liceo Scientifico Statale “A. Romita” di Campobasso hanno letto un brano tratto dal romanzo autobiografico di Elie Wiesel, “La notte” ed una poesia dal titolo “Per ricordare” – scritta da una ragazza di cui si conosce solo il nome: Letizia – oltre che presentare le considerazioni fatte dai ragazzi in classe in merito alla memoria di coloro i quali – come rom, portatori di handicap, omosessuali, malati psichici… – nei campi di sterminio hanno condiviso con gli ebrei la prigionia e l’eliminazione fisica. Hanno accompagnato la riflessione brani musicali di Morricone, Piovani e Fratianni, egualmente eseguiti dagli studenti. Il prefetto di Campobasso ha poi consegnato ai familiari di Nicola Scarano e di Giuseppe Zingaro, con la partecipazione dei sindaci dei rispettivi Comuni di Trivento e Santa Croce di Magliano, le Medaglie d’Onore, conferite dal Presidente della Repubblica ai cittadini della provincia deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.
Commovente cerimonia anche a Isernia. Qui, il prefetto Fernando Guida ha consegnato alla signora Filomena Lombardi di Roccasicura la medaglia d’onore alla memoria del padre Fiorangelo, giovane militare deportato e internato in un campo di sterminio nazista nell’ultimo conflitto mondiale.
“E’ importante che si faccia memoria di questi eventi – ha sottolineato il prefetto Guida – soprattutto per le giovani generazioni affinché non si riproducano gli errori della guerra, delle persecuzioni razziali. Il mancato rispetto della persona umana – ha aggiunto – genera inevitabilmente violenze e scatena le guerre. L’Unione Europea ha contribuito all’avanzamento della pace, della democrazia e della riconciliazione promuovendo il benessere dei popoli. Nel favorire il rispetto dei diritti umani ha allontanato i conflitti evitando ogni forma di radicalizzazione di certe posizioni politiche e religiose. E’ sempre più urgente – ha concluso – che si affermi sempre più un’unione di intenti e comune progresso”.
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