VENAFRO/POZZILLI. Costruita quasi 40 anni fa, la trafficata via Maiella presenta evidenti lacune progettuali, rappresentate da due micidiali curvoni proprio all’altezza della “Croce di Pozzilli”, il limite che separa il piccolo centro sede del Neuromed dall’abitato di Venafro.
Teatro di innumerevoli incidenti, specie quando il manto stradale si fa viscido in conseguenza della pioggia, il primo dei due curvoni (venendo da Venafro) dovrebbe presto essere oggetto di un restyling che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) ridurne la pericolosità. Il Consorzio di Bonifica ha finalmente espletato la gara d’appalto, la ditta vincitrice c’è (la Sacem), i fondi necessari allo svolgimento delle opere sono già disponibili (240mila euro stanziati dalla Regione), ma i lavori non partono. Dal Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro avevano garantito che sarebbero iniziati ad ottobre del 2013 per terminare all’inizio del 2014. Siamo arrivati alla metà di febbraio ma non si vede nulla. Gli incidenti si succedono a ritmo impressionante, con cadenza quasi quotidiana. Solo per buona sorte finora non c’è scappato il morto.
Da qualche mese, in prossimità della pericolosa curva hanno piantato i classici cartelli “lavori in corso” che, ironia della sorte, sono già stati ripetutamente sostituiti perché travolti e sbrindellati dalle vetture finite fuori strada. Una vicenda tutta italiana, insomma, condita di inefficienze e assurdità. Ma c’è anche chi inizia ad averne le scatole piene di tanta dabbenaggine. Alcuni cittadini della zona (assistiti da un noto legale) starebbero già preparando un circostanziato esposto, completo di foto eloquenti, da inoltrare in tempi rapidissimi alla Procura della Repubblica di Isernia. I responsabili di questo ingiustificabile ritardo potrebbero presto essere chiamati a rispondere delle loro azioni.
Angelo Bucci
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