VENAFRO. E’ in programma per le 17 e 30 di giovedì 13 marzo la presentazione del libro “Separiamoci” dell’economista ed editorialista de “Il Mattino” e “Repubblica” Marco Esposito. L’autore è per un Sud d’Italia autonomo ed indipendente. I dettagli in questo contributo, che volentieri pubblichiamo, fattoci pervenire dal collega Tonino Atella:
Basta con l’Italia unita, e soprattutto basta con un meridione d’Italia sfruttato e fagocitato dal nord della Penisola nel corso di questo primo secolo d’unità nazionale. Ognuno, nord e sud d’Italia, vadano finalmente per la loro strada, senza rancore e senza odio, ma con un meridione finalmente autonomo, indipendente e libero d’intraprendere il proprio cammino di realizzazioni e certezze in ambito europeo. Così in notevole sintesi il succo del discorso di “Separiamoci”, libro firmato dal giornalista campano Marco Esposito, economista e editorialista de Il Mattino e Repubblica, che sarà presentato domani l’altro giovedì 13 marzo (h 17,30) alla Dimora Storica Del Prete di Belmonte di Venafro, in anteprima assoluta per il Molise. Trattasi di una lucida analisi sulle condizioni attuali del mezzogiorno filtrate attraverso le cognizioni economiche dell’autore, il quale dati alla mano traccia le prospettive pratiche per un reale “risorgimento” del sud d’Italia. Nella prefazione di Pino Aprile, altro approfondimento della situazione di fatto del nostro meridione, è scritto in maniera esplicita che l’Italia da vent’anni non funziona, che lo stato delle cose nel sud sono a dir poco allarmanti e che è urgente separarsi se si vuole che il sud abbia la possibilità del riscatto e quindi del rilancio. Non un separatismo, quindi, fine a se stesso, contraddistinto da lotte intestine e come tale improduttivo ed inutile, quello prospettato dall’economista Esposito, bensì per garantire al meridione la necessaria ed urgente ripresa sociale, economica e lavorativa nel contesto di un’Europa che reclama efficienza ed operatività, qualità sin qui negate al sud della penisola per le altrui realizzazioni. Perciò “Separiamoci” una volta per tutte !
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