CAMPOBASSO. “Sono felicissima che il Consiglio regionale abbia approvato la proposta di legge sull’istituzione e disciplina dell’albergo diffuso! E’ una formula progettuale eccellente, capace di garantire opportunità di sviluppo ad un territorio con le caratteristiche turistiche e abitative come il Molise. Ho sempre creduto in questo, e mesi fa avevamo avanzato, come comune di Riccia, una proposta di legge per intraprendere una regolamentazione del settore, cioè affinché la Regione in Consiglio potesse accogliere e promuovere questo tipo di iniziativa a beneficio di tutto il Molise. La missione è stata compiuta! E ne sono davvero entusiasta e orgogliosa”. Micaela Fanelli, sindaco di Riccia e segretario regionale Pd, esprime tutta la sua soddisfazione e felicità perché la legge proposta dall’amministrazione comunale di Riccia, è stata prima portata in Consiglio regionale e poi martedì votata all’unanimità. Riguarda, nello specifico, le ‘disposizioni in materia di strutture ricettive. Istituzione della formula dell’albergo diffuso nella Regione Molise’. “Il Consiglio regionale ha raccolto la nostra proposta e questo mi inorgoglisce e mi fa ben sperare. Mi inorgoglisce – spiega Fanelli – perché il governo di centrosinistra mette in campo un’iniziativa economica con ottimi risvolti sociali; mi fa ben sperare perché dalle analisi emerse dalla proposta di legge che avevamo avanzato, l’innovativo progetto dell’albergo diffuso porterà sicuri vantaggi a tutto il territorio regionale. Ora – sottolinea – va inserito come strumento da finanziare nei programmi dei nuovi fondi Ue 3013/20, soprattutto per la centralità che devono avere le aree interne e la riqualificazione dei borghi dei comuni minori”.
“Ringrazio i consiglieri Ciocca, Ioffredi, Monaco e Di Pietro che hanno trasferito in aula la proposta di legge. Ringrazio tutti i consiglieri e il delegato al turismo, Di Nunzio, che siamo certi ottimizzerà lo strumento per il Molise. Ci ha fatto molto piacere sapere che il tema in discussione sia riuscito a catturare l’interesse dell’intera assemblea. Questo – sottolinea Fanelli – significa che l’albergo diffuso è stato ed è giustamente avvertito come concreto motore di sviluppo non solo per Riccia, ma per l’intero Molise. Lo dico da sindaco e da delegata nazionale ANCI allo Sviluppo, da sempre convinta della necessità e dell’urgenza di riqualificare e rilanciare le aree interne sul modello ispirato da Fabrizio Barca: l’albergo diffuso è uno strumento-chiave per riattivare il turismo, per produrre benefici per vari settori del tessuto economico, per incrementare il livello occupazionale del territorio, per creare nuovi occupati nel settore del turismo sociosanitario. L’albergo diffuso è un pilastro su cui fondare il proprio sviluppo e il proprio rilancio occupazionale. Ci abbiamo sempre creduto, senza mai arrenderci, e adesso siamo felici che verrà esteso su tutto il territorio molisano”.
“A Riccia – prosegue Fanelli – con il nostro albergo diffuso del Benessere, un progetto che abbiamo illustrato allo stesso Barca il quale ha avuto modo di apprezzarlo di persona e con il quale abbiamo riflettuto a fondo sullo sviluppo del nostro territorio, creeremo comunità, impresa e soprattutto posti di lavoro. Siamo in piena fase attuativa. Sabato ci saranno 50 studenti dell’Università di Napoli, Facoltà di Architettura, per studiare e arricchire il modello”.
Il Comune ha infatti sottoscritto un protocollo d’intesa, e periodicamente si realizzeranno tali stage di studio sul campo. “Ringraziamo il prof. Nicola Flora che su questi modelli di ospitalità, valorizzazione e sviluppo sta puntando tutta la sua ricerca accademica, e Michele Esposto che da sempre lavora in Molise per la diffusione di questa peculiare forma di ospitalità, estremamente calzanti per i nostri luoghi. Valorizza infatti – spiega Fanelli – la vita di comunità, i prodotti locali, l’accoglienza autentica. Il Molise – conclude – su questo può fare la sua ricchezza. Riccia già c’è. Con la legge ora anche gli altri, e con i nuovi fondi possibilità concrete per nuove imprese, soprattutto di giovani”.
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