VENAFRO. La “tempesta” sembrava passata, ma dopo qualche giorno di calma le acque tornano ad agitarsi al Comune di Venafro. I dettagli in questo contributo inviatoci dal collega Tonino Atella, che integralmente pubblichiamo:
Non è affatto chiuso e concluso il “caso Cascardi”, nonostante i secchi d’acqua (leggi, dichiarazioni concilianti di fine ostilità) lanciati dal sindaco per spegnere l’incendio e far rientrare ogni cosa o polemica, nonostante fosse stato lo stesso Sorbo nella passata legislatura e dai banchi dell’opposizione a sollevare il caso all’unisono col consigliere Potena, che non demorde affatto, appare anzi deciso a non mollare la presa e continua imperterrito ad attaccare frontalmente la segretaria generale dell’ente, Anna Cascardi. E’ infatti di questi giorni il suo ennesimo intervento presso la Magistratura perché si accerti l’eventuale danno alle casse dell’ente in seguito ad emolumenti percepiti dalla stessa dirigente, in base a specifiche attribuzioni professionali che le erano state riconosciute da precedenti amministrazioni comunali. Siamo cioè in presenza, in buona sostanza, di un confronto/scontro a due Potena/Cascardi, col primo che continua a darci dentro e la seconda che zittisce, o perché ritiene di essere nel giusto o in attesa che la tempesta passi e torni il sereno. Certo è che al silenzio di Cascardi si contrappone la continuativa azione di tallonamento di Potena, mentre il sindaco cerca in tutti i modi di smarcarsi e tirarsi fuori dalla faccenda, come a far dimenticare all’opinione pubblica di essere stato a sua volta protagonista dell’esposto/denuncia assieme a Potena, quando entrambi sedevano tra i banchi dell’opposizione e quando gli competeva un determinato ruolo politico, contrariamente ad oggi che siede sullo scanno sindacale. “Caso Cascardi” quindi nient’affatto chiuso per le imperterrite iniziative di Potena, attuale consigliere di maggioranza senza incarichi specifici, e sul tema posizioni contrastanti in seno alla stessa squadra di governo municipale. Si è appreso infatti nei giorni scorsi di opinioni ed atteggiamenti tutt’altro che uniformi o univoci in seno alla maggioranza su tale questione, e di dichiarazioni di taluni esponenti che non lasciano dubbi di sorta. Aveva iniziato il vice sindaco Alfredo Ricci asserendo che la maggioranza non intendeva chiedere affatto le dimissioni della segretaria generale, replicando così in modo perentorio a “Città Nuova”, formazione vicina a Sorbo e Potena, ed alla sinistra in genere. Quindi era stata la volta dell’assessore Angelamaria Tommasone, a sua volta contraria all’ipotesi/dimissioni della Cascardi e non in linea col pensiero di altri. Infine il Presidente del Consiglio Comunale, Di Clemente, dettasi non d’accordo con quanto asserito da “Città Nuova” e reclamando una netta autonomia di pensiero e quindi di atteggiamento. Voci importanti, cioè, nel contesto del quadro maggioritario per niente in linea con gli atteggiamenti di altri esponenti della stessa maggioranza sullo specifico “Caso Cascardi”. Segnali di burrasca devastante, di grossi temporali imminenti o fulmini primaverili destinati a passare nel breve ? Vedremo … !
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