VENAFRO. L’episodio è stato riferito da uno sbigottito pendolare di mezza età, il quale, appena sceso dal treno proveniente da Roma (nel pomeriggio), non ha perso un minuto per raccontare l’accaduto ad alcuni amici incontrati proprio nei pressi della stazione di Venafro. “Il treno era ancora in territorio laziale (nei pressi della stazione di Rocca D’Evandro, ndr) e procedeva a velocità moderata. Dal finestrino ammiravo la campagna circostante, ormai quasi verdeggiante, quando, inaspettatamente, sono stato catturato da una scena insolita: ai margini di una stradina secondaria una figura femminile, distante poche decine di metri, se ne stava immobile e completamente nuda, guardando proprio in direzione del treno! L’ho seguita con lo sguardo fin quando mi è stato possibile, compiendo una progressiva rotazione del collo. E’ stato questione di pochi istanti e sono riuscito a cogliere solo alcuni dettagli della scena. Mi è sembrata una donna giovane, magra, dai capelli scuri e non lunghissimi, forse raccolti dietro le spalle per meglio esibire le sue nudità. A breve distanza, una vettura scura, al cui interno mi è parso di scorgere qualcuno. Subito dopo, temendo di essere preda di un’allucinazione, ho chiesto ad altri passeggeri della carrozza se avessero notato qualcosa di insolito, ma nessuno di loro stava volgendo lo sguardo in quella direzione”.
Un racconto, quello del pendolare di Venafro, che si è diffuso in fretta, suscitando commenti divertiti ma anche tanta incredulità. La dovizia di particolari sembrerebbe deporre in favore della veridicità della vicenda. Escludendo l’ipotesi della “squillo” (sarebbe il primo caso al mondo di “adescamento” verso i passeggeri di un treno!), potrebbe esseri trattato della “bravata” di qualche ragazza annoiata o in vena di “trasgressione”, oppure di una “semplice” esibizione posta in essere per vincere una “sfida” o una scommessa.
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