VENAFRO. Di seguito pubblichiamo un articolo del collega Tonino Atella incentrato sulle recentissime novità in seno al Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro:
Vento, assai positivo, di democrazia ed innovazioni al Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, le cui novità comunque devono essere sottoposte al vaglio del Consiglio Regionale del Molise per la loro definitiva approvazione ed operatività. Vediamo da vicino cosa ha deliberato di tanto nuovo il Consiglio di amministrazione consortile, forte di 15 unità compresi presidente, vice presidente e tre assessori della deputazione, la giunta dell’ente, secondo quanto si legge all’albo del Consorzio. In undici, e coi restanti quattro (presidente e tre consiglieri) astenutisi, dopo ampia, civile ed approfondita discussione e confronto, preceduti da tanto fattivo lavorio preparatorio, hanno deliberato che eventuali mozioni di sfiducia verso questi o quell’altro amministratore consortile non comporteranno il commissariamento dell’ente ed elezioni anticipate, giusto quanto avvenuto nella passata legislazione del Consorzio. Infatti, si ricorda, l’allora Presidente Martino venne sfiduciato dall’assemblea amministrativa, decadde e trascinò l’ente verso la gestione commissariale e quindi verso elezioni anticipate. Con l’innovativa delibera votata da 11 amministratori su 15, ossia la stragrande maggioranza, le eventuali mozioni di sfiducia future non causeranno tale devastante “patatrac”, ossia decadenza, scioglimento dell’assemblea eletta, commissariamento ed elezioni anticipate, ma solo decadenza e sostituzione dell’amministratore sfiduciato, senza bloccare e mettere in crisi le attività consortili che procederanno regolarmente. E’ facile capire l’importanza del deliberato, capace di assicurare piena democrazia al Consorzio ed una diversa azione operativa al Consorzio. L’ente cioè si apre alle innovazioni e si appresta a tutt’altro ruolo politico/amministrativo, nell’interesse prioritario dei consorziati. Adesso, come detto all’inizio, si attende il “sì” di Palazzo Moffa a Campobasso, l’assemblea regionale, per ufficializzare tutto quanto, rendendolo operativo. Lo statuto del Consorzio di Bonifica di Venafro non prevede infatti tale importantissima e decisiva innovazione, che è una vera e propria rivoluzione o inversione di tendenza se si preferisce, per cui occorre che l’assemblea di Palazzo Moffa apporti modifiche allo statuto dell’ente di bonifica venafrano per consentirgli tutto quanto.
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