TERMOLI. Vittima dell’incresciosa situazione è un’anziana donna della cittadina adriatica, residente ai piedi del castello Svevo. Nello svolgimento del loro lavoro gli operai di una ditta edile hanno sistemato delle recinzioni di protezione che hanno “ingabbiato” anche il portoncino di ingresso della termolese, che da un giorno all’altro si è ritrovata “sequestrata in casa”.
Allo stato delle cose, infatti, per uscire dalla propria abitazione l’anziana (che tra l’altro non gode di ottima salute ed ha problemi di deambulazione) si vede costretta a chiederne il “permesso” agli operai della ditta, affinché le aprano un varco tra le “cancellate” sistemate a protezione de cantiere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA