
MOLISE. Era nell’aria. Il Molise non poteva fare eccezione. Proprio come accaduto in altre regioni d’Italia, anche da noi l’inchiesta sulle “spese pazze” dei gruppi consiliari ha infine prodotto i suoi “frutti”. E di “frutti” marci si tratta. Ben trentadue sono i consiglieri comunali iscritti nel registro degli indagati. La Guardia di Finanza, che materialmente sta svolgendo le indagini, in uno specifico caso ha già provveduto al sequestro preventivo dei beni. La notizia è stata appena data al Tg1 delle 13 e 30.
Trattasi di 32 consiglieri regionali del Molise, in carica ed ex, tutti indagati nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza sulle spese dei gruppi consiliari durante la IX legislatura del consiglio regionale del Molise (il governatore era Michele Iorio). Lo rende noto il comando provinciale della Guardia di Finanza di Campobasso. Inizialmente i consiglieri indagati del Molise erano 35 (su complessivi 36); successivamente tre posizioni sono state archiviate. A tutti loro viene contestato lo stesso reato: peculato. Da luglio 2013 il pm titolare dell’indagine ha interrogato quasi tutti gli indagati contestandogli i dati rilevati dal Gico.
Nell’ambito dell’indagine, stamani i finanzieri hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, del Gip del Tribunale di Campobasso, per beni mobili e immobili per un valore di 270mila euro, nella disponibilità dell’ex presidente del Consiglio regionale Michele Picciano, esponente politico del centrodestra (già interessato nel recente passato da altre indagini della stessa natura), che ha ricoperto incarichi istituzionali di vertice proprio nel corso della IX legislatura. I sigilli sono stati apposti a tre immobili, vari appezzamenti di terreno (tutti in provincia di Campobasso), un’ auto e due motocicli.
“Nel corso delle indagini i finanzieri – riferiscono dalle Fiamme Gialle – hanno passato al setaccio copiosa documentazione utile a verificare la destinazione o meno, nel rispetto degli scopi istituzionalmente previsti, dei fondi regionali. Le spese in contestazione a carico dell’indagato, in analogia a quanto accaduto in altre Regioni, spaziano in ambiti più diversi, quali il pagamento di ristoranti, acquisto di cialde per il caffè e coppe per sponsorizzazioni sportive”.
In attesa di venire a conoscenza dei nominativi dei 32 indagati, pubblichiamo di seguito la composizione integrale del Consiglio Regionale in carica dal 2006 al 2011 (IX Legislatura), ossia per il periodo preso in esame dagli inquirenti:
IX legislatura, dal 2006 al 2011 Presidente della Giunta Regionale Angelo Michele Iorio |
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Consiglieri regionali |
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Adelmo Berardo | Enrico Gentile | Michele Pangia |
Vincenzo Bizzarro | Antonio Incollingo | Michele Petraroia |
Michelangelo Bonomolo | Angelo Michele Iorio | Michele Picciano |
Antonio Chieffo | Danilo Leva | Mario Pietracupa |
Gennaro Chierchia | Raffaele Mauro | Nicola Eugenio Romagnuolo |
Pardo Antonio D’Alete | Antonino Molinaro | Massimo Romano |
Rosario De Matteis | Mauro Natalini | Massimiliano Scarabeo |
Francesco Di Falco | Vincenzo Niro | Riccardo Tamburro |
Camillo Di Pasquale | Nicandro Ottaviano | Luigi Pardo Terzano |
Enrico Lucio Fanelli | Quintino Pallante | Francesco Totaro |
Assessori, non consiglieri regionali, in carica |
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Nicola CAVALIERE | Filoteo Di SANDRO | Angiolina FUSCO |
Franco Giorgio MARINELLI | Salvatore MUCCILLI | Nicola PASSARELLI |
Luigi VELARDI | Gianfranco VITAGLIANO |
Trentadue dei summenzionati consiglieri regionali (alcuni dei quali sono tuttora in carica nell’undicesima legislatura) sono indagati per peculato (in pratica quasi tutti quelli in elenco). Per dovere di cronaca aggiungiamo che recentemente, il 4 gennaio scorso, è purtroppo venuto prematuramente a mancare Gennaro Chierchia.
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