VENAFRO. A pochi giorni dalla sua prima dichiarazione, Carmine Falciglia (presidente della Coldiretti di Venafro e vice presidente del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro) ribadisce il proprio no forte e chiaro alla “bretella”, l’asse viario che dovrebbe collegare la Variante Anas alla Statale per Cassino e Roma. I dettagli nel contributo inviatoci dal collega Tonino Atella:
Un’opera che divide e non mette affatto d’accordo menti e persone. Parliamo della bretella viaria di Venafro, su cui appunto i pareri non concordano. L’ultima voce di dissenso arriva direttamente da Coldiretti Venafro, il cui Presidente Carmine Falciglia si è appena pronunciato contro l’opera perché stravolgerebbe l’ambiente, lo metterebbe a rischio e inciderebbe pesantemente su agricoltura, colture agricole ed economia di settore. “Non s’ha da fare” quindi secondo Falciglia, mentre non molto tempo addietro il direttivo del Consorzio di Bonifica di Venafro ( di cui lo stesso Falciglia è componente, anzi è Vice Presidente della Deputazione, vale a dire della Giunta consortile), organismo cioè che opera per l’agricoltura, i servizi di settore e la crescita dell’economia e dell’imprenditoria agricola, il direttivo consortile -si diceva- si era pronunciato a favore della tanto chiacchierata bretella. E allora ? C’è dualismo, inutile nasconderlo, c’è contrasto di fondo sulla nuova opera, secondo taluni essenziale per liberare definitivamente dal traffico interregionale l’abitato venafrano intercettando il flusso su gomma proveniente dal Lazio, secondo altri assolutamente da non considerare sotto tale profilo perché, comportando consistenti allungamenti di percorso per immettersi sulla Variante Sud di Venafro, non verrebbe affatto utilizzata da tir ed auto provenienti da ovest, finendo per diventare una strada inutile e deserta, e rappresentare soltanto sperpero di denaro pubblico e sottrazione all’ambito agricolo di terre da coltivare, giust’appunto il citato parere di Coldiretti Venafro. Una bretella che divide, quindi, fermo restando i costi per realizzarla, le sue incidenze reali e gli effetti che agricoltura, ambiente, economia e territorio ne avrebbero.
Tonino Atella
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