
VENAFRO. Prima di essere domato l’incendio ha distrutto quattro ettari di macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento sono state rese particolarmente difficoltose dal vento e dall’impervia orografia del luogo. Momenti di apprensione si sono vissuti quando quattro violente deflagrazioni hanno squarciato l’aria. Molto probabilmente si è trattato di residuati bellici esplosi a seguito delle altissime temperature sviluppate dal rogo.
Su Monte Freddo, sul versante del più imponente Monte Corno, sono accorsi gli uomini del Corpo Forestale di Venafro, i Vigili del Fuoco di Isernia ed i Carabinieri della locale Compagnia. Divampato alle 13 e 30, l’incendio è stato domato al tramonto, grazie all’intervento dei mezzi aerei (elicotteri e canadair). Indagini sono in corso per assicurare alla giustizia il piromane che ogni anno deliberatamente appicca il fuoco ai piedi di Monte Corno.
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