VENAFRO. Rifiuti interrati di dubbia natura, è di nuovo allarme rosso nella Piana di Venafro. Nella giornata di ieri, infatti, i Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente di Campobasso (Nucleo Operativo Ecologico) hanno sottoposto a sequestro un vasto appezzamento di terreno ai margini di Via Capanna, oltre la strada di Bonifica, prima del cavalcavia che immette all’Oasi Naturalistica Le Mortine.
Da qualche giorno il terreno in questione è oggetto di profondi scavi ad opera dei Vigili del Fuoco, con vasto dispiegamento di uomini, mezzi e strumentazioni. Sul posto sarebbero stati notati anche funzionari ed esperti, in tuta bianca, dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente. Cosa sia stato finora rinvenuto sotto terra non è dato saperlo, ma all’occhio di quanti si sono avveduti di quello strano “movimento” è balzata la preoccupante presenza di mezzi adibiti al trasporto dei rifiuti pericolosi.
La vicenda riaccende la preoccupazione tra gli ambientalisti e le popolazioni locali. In particolare appare “inquietante” l’alone di “mistero” che circonda l’intera operazione, compiuta in grande “segretezza”. A quanti hanno provato a chiedere spiegazioni sono state fornire risposte a dir poco ridicole, del genere: “Una semplice esercitazione”. A quanto pare gli addetti ai lavori si sono “esercitati” così bene da indurre i Carabinieri a sequestrare l’area. Complimenti!
La richiesta che giunge a gran voce dalle popolazioni locali è che le istituzioni preposte riferiscano senza altro indugio della vicenda, in tutti i suoi dettagli. Dagli ambientalisti, infine, un preciso quesito: “Ne sanno qualcosa i politici locali e regionali? Perché tutti tacciono? Qualcuno sta forse giocando con la salute della gente?”
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