CRONACA. Ennesima tragedia lungo le strade italiane. Un bimbo di tre anni è stato travolto ed ucciso da un’auto pirata, con targa straniera, che lo ha trascinato per circa ottanta metri sull’asfalto per poi scappare. E’ quanto accaduto a Ravenna al piccolo Jonatan, 3 anni, rimasto purtroppo vittima di un pirata della strada. Il bambino stava attraversando la carreggiata insieme alla mamma, Fabiola, prima che un ignoto automobilista lo investisse uccidendolo per poi darsi alla fuga. La famiglia del piccolo era molto conosciuta a Riccia (in provincia di Campobasso), paese di origine della nonna, Concetta Reale (trasferitasi a Ravenna dopo aver sposato Stanislao Lasorsa ed aver messo su famiglia), e di residenza di altri parenti tra cui la bis nonna, tutti mobilitatisi immediatamente per raggiungere il comune emiliano.
Ora è caccia al pirata della strada. Il tragico fatto di cronaca si è verificato nella serata di domenica 22 giugno intorno alle 21. Jonatan ha perso la vita sotto gli occhi increduli della madre a Ponte Nuovo, alle porte di Ravenna, proprio sotto la loro casa sulla via Romea Sud. A investirlo sarebbe stata una Mercedes di colore scuro, pare con targa straniera. Secondo le indagini della polizia municipale, il piccolo è stato travolto all’altezza delle strisce pedonali, che stava attraversando con la mamma, ed è stato poi trascinato per un’ottantina di metri. E’ morto poco dopo in ospedale.
La famiglia di Jonatan tornava spesso in Molise, a Riccia, dove erano molto conosciuti. Diverse le occasioni che vedevano il piccolo insieme alla madre, al padre ed ai nonni, tornare nel paese di origine per prendere parte alle tradizionali feste, ad eventi e ricorrenze viarie, tra cui un matrimonio svoltosi proprio lo scorso anno nel comune della valle del Fortore e che in tanti ricordano della presenza della famiglia proveniente da Ravenna, con quel bambino simpatico e gioioso ma che, purtroppo, ora, tragicamente non c’è più.
I nonni di Jonatan lanciano un appello al pirata: “Costituisciti e ti perdoneremo. Se sei una persona che ha cuore, un padre di famiglia, capirai il nostro dolore. Si tratta di nostro nipote, mettiti una mano sulla coscienza e fatti avanti. Noi staremo qui ad aspettarti e sicuramente ti perdoneremo. D’altra parte non si possono odiare le persone. Gli incidenti capitano. Vogliamo che le stesse cose non succedano ad altri e ad altre famiglie”.
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