VENAFRO – Onomastico per Paola, festeggiata dal marito Pasquale nella loro baracca tra gli olivi secolari del Campaglione. La coppia spera nell’assegnazione di un alloggio popolare. Al riguardo pubblichiamo il contributo del collega Tonino Atella:
Vede pochissimo (il marito l’aiuta ad attraversare la strada), cammina appoggiandosi ad un bastone, è senza denti, è sempre in attesa del riconoscimento di cieca invalida, da gennaio vive senza wc, senza luce e senza acqua corrente col marito Pasquale (56enne) nella baracca di lamiere contorte messa su alla meglio nell’unica proprietà loro rimasta (un oliveto) dopo le avverse vicissitudini della loro vita, “tira a campare” con 270 euro mensili (la pensione d’invalidità civile), ma nonostante tutto sorride e non si abbatte. E’ di Paola, 52 anni, che stiamo scrivendo, la donna che da sei mesi sta vivendo assieme al marito Pasquale una situazione al limite della sopravvivenza e dell’assurdo, per tutto quanto appena scritto, nonostante ci si trovi in una nazione, l’Italia, e in una Città, Venafro, che si dicono civili, democratiche e progredite, tant’è i migranti extraeuropei che si continuano ad accogliere nel nostro Paese, Molise compreso, a fronte di fior di euro e di tanti sacrifici della collettività nazionale. Questo e tant’altro, purtroppo senza regole di sorta (!), per i migranti ed altri soggetti in difficoltà, diciamo pure com’è giusto ed umano che avvenga, mentre per Paola e Pasquale assolutamente niente di niente. Il nulla più assordante ! Nonostante ciò Paola sorride e non ha perso la speranza di una vita diversa, seppure minima. Abbiamo incontrato marito e moglie che andavano alla Asl di Venafro per il disbrigo di pratiche personali e lei, sorridendo, “Domenica è il mio onomastico. Purtroppo non posso invitare non avendo casa, ma appena possibile lo farò ! Voglio offrire una pizza e ringraziare chi continua ad esserci vicino”. Il discorso si sposta quindi sulla loro condizione logistica. Farete domanda per l’assegnazione di un alloggio popolare ? “Certamente -aggiunge Pasquale- con la speranza di ottenerlo. Ci è stato detto che i 270 euro d’invalidità civile di mia moglie non fanno cumulo, per cui non dovrebbero esserci problemi. Sia chiaro però che, se finalmente riusciremo ad entrare in un alloggio popolare, saremo grati esclusivamente e solo allo Stato Italiano che tramite l’Iacp realizza immobili di edilizia popolare. Non ci sentiamo di dovere alcun tipo di gratitudine all’amministrazione del Comune di Venafro, che per la nostra situazione non ha alzato un solo dito. Il nostro giudizio negativo riguarda l’intero consiglio comunale, ossia maggioranza e minoranza, perché nessuno ha fatto alcunché per noi !”. Come si vive nella baracca di Via S. Aniello ? “Non certo bene mancando un wc, l’energia elettrica e l’acqua corrente. Ad ogni modo ci adattiamo, aspettando tempi migliori”. Ed il riconoscimento di cieca civile per tua moglie Paola ? “E’ un corso …, speriamo. Stiamo aspettando il responso dell’apposita commissione”. Auguri intanto per l’onomastico di Paola, sperando che porti bene ad entrambi. “Grazie … -fanno Paola e Pasquale, sorridendo- e grazie a chi continua ad esserci moralmente vicino”.
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