CAMPOBASSO. E’ approdato sabato 12 luglio a Larino presso il Palazzo Ducale, il così detto “Cinema al buio” con il suo progetto “Un film dans le noir”.
Per quanto questa possa essere un’attività molto diffusa, per qualcuno appare un mondo ancora del tutto sconosciuto e a tal punto sorge una sola domanda spontanea: concretamente cos’ è questo cinema?
Quando si parla di “Cinema al buio” o “Film dans le noir” si parla di cinema per tutti. E’ una proposta che nasce per condividere cultura, per promuovere la parità nell’uso di un genere di intrattenimento abitualmente destinato esclusivamente alla parte abile della popolazione. La sala “dans le noir” quindi crea un ambiente a luci soffuse, volto all’integrazione tra due mondi che in molti definiscono “completamente diversi”, ma che in realtà si dimostrano così simili davanti allo stesso film. Perchè infondo il cinema piace a tutti e non si può vietare solo perchè un soggetto è “etichettato” come “non vedente” o “ipovedente”.
A partire da dicembre 2006 a Campobasso, per la prima volta in Italia, è stato attivato un nuovo servizio per chiunque ami il cinema anche se diversamente abile. Infatti, sull’esempio di altri Paesi europei come Inghilterra, Francia e Svezia, dove gli spazi attrezzati in questo senso sono oggi numerosi, è stata resa possibile a persone con disabilità della vista la fruizione di film.
L’esperienza di un servizio continuativo per persone con disabilità della vista è stato attivato, per la prima volta in Italia, dall’Associazione Socio-Culturale “I MISIRIZZI”, presso la sede dell’Associazione Nazionale Privi della Vista ed Ipovedenti di Campobasso.
L’Associazione “I MISIRIZZI”,nasce a Casacalenda nel 1998 (sedici anni di attività), da otto anni a questa parte si è sposta a Campobasso. Tale Associazione è il connubio tra Pietro e Florence, entrambi disabili dalla nascita, due persone di estrema sensibilità e genialità. Quella che li smuove è semplicemente la “Forza dell’Amore” (c’è stata anche la pubblicazione di un libro nel 2009 con lo stesso titolo), la voglia di condividere, di battagliare, credere in un mondo migliore. Dal 1998 l’Associazione opera sul territorio nazionale con svariati laboratori, tra i quali quello dell’Educazione all’Ascolto (da quattro anni, infatti, Pietro e Florence leggono storie per ragazzi dai 6 ai 13 anni, ogni venerdì dalle 17:30 alle 18:30 presso la libreria Giunti del Pianeta).
L’Associazione, infatti, punta tutta la sua ricchezza proprio sui bambini, sulle nuove generazioni, su quei soggetti che un giorno potrebbero “migliorare le cose” e non intendo a tal proposito parlare solo di politica, economia o sanità, ma anche di disabilità. Nelle piccole realtà, per molti, la disabilità è ancora tristemente considerata un taboo. Bene, bisogna sfatare questa convenzione e cancellare da ogni soggetto “disabile” quell’ “etichetta di diverso”.
Il cinema al buio, ha un compito importante a tal proposito: quello che richiama le emozioni. D’avanti ad un bel film, infatti, si può sorridere e piangere tutti allo stesso modo, senza alcuna differenza fisica semplicemente attestata da un certificato medico.
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