VENAFRO – I proprietari e gli olivicoltori ad Est del Parco Regionale dell’Olivo: “Si creino strade e servizi anche nell’area orientale, in modo da tener in ordine gli oliveti”

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VENAFRO. Qualche giorno dopo l’ordinanza emessa dall’ufficio tecnico del Parco Regionale dell’Olivo, in materia di manutenzione e pulizia degli uliveti al fine di ridurre ai minimi livelli le possibilità di incendi e di altre azioni illegali, giunge forte la richiesta dei proprietari e degli olivicoltori residenti ad est del Parco. La situazione è illustrata nei minimi dettagli nel seguente comunicato stampa, offertoci dal collega Tonino Atella.

Molise All’indomani dell’ordinanza emessa dall’ufficio tecnico del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro in materia di obbligo di manutenzione e pulizia degli oliveti del Parco al fine di prevenire incendi ed altre azioni illegali, e firmata dal presidente Emilio Pesino, riceviamo da proprietari ed olivicoltori della vasta zona est del Parco stesso, confinante a nord con l’abitato cittadino ed estesa lungo i pendii pedemontani di Monte Santa Croce, la nota che entra nel merito dell’annoso discorso sollevato dall’ordinanza dell’ente e che di seguito pubblichiamo. “Premettiamo che in qualità di proprietari olivicoli, di conduttori di oliveti e di diretti olivicoltori -prendono a dire costoro- siamo i primi a tenere a cuore la salvaguardia e la valorizzazione dei secolari oliveti ad ovest di Venafro, zona Campaglione, tenendo lontane minacce quali gli incendi ed altre azioni illegali. Parimenti però dobbiamo doverosamente sottolineare la disparità di situazioni in atto e quindi di trattamento tra gli oliveti dell’ovest del Parco e quelli della zona est. I primi, bontà loro, sono attrezzati e curati nei minimi dettagli con strade asfaltate, acqua corrente, zone picnic, tabelle turistiche, antichi sentieri e tutto quanto permette di accedervi con assoluta facilità con mezzi agricoli, in auto o a piedi, e di tenere puliti, curati ed efficientissimi ogni singolo oliveto, ottenendo l’ottimo olio venafrano. Di contro ad est del Parco, o del Campaglione che dir si voglia, i nostri oliveti sono praticamente irraggiungibili tanto a piedi che su mezzi agricoli, mancando del tutto sentieri e strade di collegamento ! Praticamente trattasi di una natura ultrasecolare impenetrabile ed inospitale, impossibile da accudire, tanto da non riuscirne a ricavarne da decenni una sola goccia d’olio !”. Ed allora, chiediamo ? “Occorre che l’Ente Parco e quindi la Regione Molise intervengano in maniera precisa e capillare ad est del Parco, attrezzandolo di tutto quanto necessario per raggiungerlo, accedervi e curare gli oliveti, ossia strade, servizi e quant’altro, in maniera che tali ultrasecolari piante tornino ad essere produttive. Solo allora saremo i primi ad attivarci per cura, manutenzione, efficienza e produzione dei nostri oliveti, aspetti che stanno a cuore a tutti noi proprietari ed olivicoltori dell’area orientale del Parco”. La conclusione di tali olivicoltori : “Suggeriamo perciò al Parco, previo finanziamenti della Regione Molise, d’intervenire quanto prima nello specifico del problema adoperandosi finalmente per l’area orientale olivetata, piuttosto che emanare ordinanze che risultano punitive per tanti di noi e che non tengono conto di tutto quanto da noi denunciato, ossia l’esatta realtà dell’est del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro”!.

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