POZZILLI/VENAFRO – Preoccupazione tra venafrani e pozzillesi: “Chi pulirà il Rava dopo l’estate evitandoci danni e pericoli?”

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POZZILLI/VENAFRO. La domanda che negli ultimi giorni colpisce venafrani e pozzillesi è “Chi pulirà il Rava evitando danni e pericoli?”, ce ne riferisce il collega Tonino Atella.

Ed eccoci al tormentone estivo dei venafrani e dei pozzillesi, che purtroppo è tutt’altro che una canzone di successo : “chi pulirà il Rava -si chiede in massa la gente del posto- evitandoci danni, pericoli e preoccupazioni ?”. Già perché è dei giorni scorsi la notizia -da noi riportata, ma sulla quale è il caso di tornare visto che niente e nessuno si muove- secondo la quale tanto il Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro che la Regione Molise, in uno stretto e recentissimo scambio epistolare su compiti, responsabilità, manutenzione e pulizia di letto ed argini del torrente/fiume che tanto preoccupa la gente di Venafro e Pozzilli, ossia dei due Comuni attraversati da tale corso d’acqua, hanno espressamente detto di non avere un euro in cassa da destinare a tale incombenza e quindi di rivolgersi ai Comuni di Venafro e di Pozzilli, essendoci i sindaci  commissari di protezione civile e come tali deputati per legge ed obbligati a manutenzione, pulizia ect. dei corsi d’acqua dei rispettivi territori municipali. Solo che i primi cittadini di Pozzilli e Venafro hanno di fatto glissato l’argomento, facendo finta di niente, di non aver recepito e di non aver letto. “Questo significa che ci toccheranno problemi seri e reali di esondazioni, straripamenti, allagamenti, danni e pericoli nel prossimo autunno/inverno, in coincidenza con le piogge e le piene del periodo ?”, replicano risentiti e sconfortati i cittadini di Pozzilli e Venafro esposti al rischio/esondazione del Rava. “Nel letto e lungo gli argini del torrente, che tra l’altro nella parte centrale del suo corso è diventato vero e proprio fiume all’indomani delle consistenti e continue immissioni del Consorzio Industriale d’Isernia/Venafro, è cresciuta a dismisura tantissima vegetazione spontanea che copre addirittura le stesse acque e soprattutto non permetterà il regolare deflusso delle acque in caso di piogge abbondanti o di acque provenienti dalla neve delle Mainarde e dei monti dell’interno. Dovremo quindi coesistere con tali minacce per la nostra incolumità e la proprietà privata, preparandoci a subire senza far nulla ? No, non lo riteniamo affatto giusto ed ammissibile ! Sollecitiamo perciò i Sindaci di Venafro e Pozzilli, quali commissari di protezione civile, ad adoperarsi con immediatezza per ripulire la Rava e predisporre il regolare deflusso delle sue acque anche in caso di piena. Non servono parole, ma unicamente i fatti, quelli che espressamente chiediamo !”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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