VENAFRO. Fermo restando le intese definite tra la Direzione Aziendale del CARSIC srl e le organizzazioni sindacali l’8 agosto scorso all’Assessorato Regionale al Lavoro, con cui è stato stabilito di posticipare il prosieguo del confronto sulla procedura di mobilità attivato ai sensi della legge n. 223/91 in sede istituzionale dopo il mancato accordo tra le parti del 10 luglio 2014, si chiede di chiarire con la massima urgenza se rispondono al vero i fatti evidenziati nell’articolo di stampa in cui si menzionano episodi gravi riferiti ad aspetti contrattuali, lavoristici e gestionali.
Il confronto aperto a norma di legge presso l’Assessorato Regionale al Lavoro sulla procedura di riduzione del personale da parte del CARSIC srl può offrire alle parti una sede istruttoria di approfondimento della vertenza sempre che vengano osservate le disposizioni contrattuali sul regolare pagamento dei salari a fronte dell’erogazione del corrispettivo per le prestazioni effettuate da parte della Regione Molise.
Il rispetto dei diritti dei pazienti e del personale rappresentano il presupposto del prosieguo dell’esame congiunto sulla procedura di mobilità che intende strutturare l’organico aziendale sulle n. 76 unità lavorative rispetto alle attuali n. 109 con il licenziamento di n. 33 dipendenti [come da nota “avvio procedura di mobilità” – CARSIC srl prot. n. 130/14 del 11.03.2014: n.1 psicologo (livello E1); n. 2 assistenti sociali (livello D1); n. 6 educatori senza titolo (livello D,C); n. 3 addetti all’assistenza (livello B1, B2, B3); n. 2 impiegati amministrativi (livello D, C1); n. 7 reparto ristorazione; n. 4 reparto guardaroba; n. 5 portineria; n. 1 addetto al deposito farmaci; n. 1 barbiere e n. 1 autista (livello B2)].
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