VENAFRO. In ginocchio il servizio taxi, nella città molisana, a causa di atti di vandalismo e carenze comunali. Ce ne parla Antonio Atella.
Desiderate un taxi una volta giunti alla desolata e deserta (oltre agli sportelli da tempo off limit, da poco è chiuso anche il bar all’interno, per cui non c’è un cristiano in giro cui rivolgersi !) stazione ferroviaria di Venafro ? L’impresa non sarà delle più semplici, anzi addirittura impossibile, per un duplice motivo : uno imputabile al vandalismo umano, l’altro alla inefficienza della macchina municipale. Entriamo nel merito della questione, sollevata dal taxista venafrano Umberto Cuzzi : “Da tempo -afferma l’uomo- c’è qualcuno che gira con bomboletta spray per annerire e coprire adesivi, tabelle ed affissioni pubblicitarie della mia attività alla stazione ferroviaria di Venafro con le quali informare forestieri, turisti e viaggiatori dei recapiti del mio servizio taxi. Tale vandalismo, oltre che danneggiare il mio lavoro e la stessa struttura ferroviaria, arreca problemi a quanti intendono chiamare un taxi ma non sanno come fare non trovando da nessuna parte i recapiti telefonici per l’azione vandalica appena descritta”. Il prosieguo delle rimostranze del taxista : “C’è poi l’inefficienza imperdonabile -aggiunge l’interlocutore- del settore preposto del Comune di Venafro, che non interviene nonostante le mie ripetute sollecitazioni. Da tempo ho chiesto al Comune, così come la legge prevede, di realizzare sul piazzale della stazione uno stallo per il mio servizio taxi, ma nessuno e niente si adopera. Tale assenza, e quindi l’impossibilità di sostare col taxi in area appositamente destinata e riservata, contribuisce a penalizzare il servizio e i viaggiatori in cerca di un taxi. Non è proprio il massimo in fatto di servizi trasporti per una città centrale e frequentatissima come Venafro !”.
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