SANT’ ELENA SANNITA – Grande successo per il taglio del nastro del Museo del Profumo

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SANT’ ELENA SANNITA. Grande successo, domenica mattina, per il taglio del nastro del Museo del Profumo. Nel piccolo borgo isernino pubblico delle grandi occasioni e tanta emozione. Il paese degli arrotini e dei profumieri ospita da questo momento, aperto al pubblico, dagli appassionati alle scolaresche, un piccolo gioiello fatto di grazia e storia.

Abbiamo aperto i battenti – ha detto il primo cittadino Giuseppe Terriaca – di quello che per anni è stato un sogno. Ho raccolto il testimone di un impegno durato anni, iniziato nel 1998 quando alla guida di Sant’Elena c’era Massimino De Tollis. I miei concittadini hanno lavorato con impegno e dedizione e a loro va il mio ringraziamento e quello dell’intera collettività”.

Il Museo del profumo vuole essere la grande occasione per il rilancio turistico di Sant’Elena Sannita e dell’intero territorio. Già pronta una grande campagna mediatica con 32mila brochure che saranno distribuite a tappeto grazie alla rete dei profumieri santelenesi a Roma e a Napoli. “Saranno loro i nostri ambasciatori – ha detto il presidente della Fondazione Il Cammino del Profumo, Massimino De Tollis – e saranno loro a far conoscere non solo il Museo ma anche tutte le potenzialità e le ricchezze della nostra terra”.

L’idea del Museo del Profumo, dopo un lungo percorso fatto di sogni e speranze è oggi una splendida realtà. “Siamo pronti – continua De Tollis – a realizzare il secondo sogno: la produzione di un profumo, targato Sant’Elena. L’Università del Molise ha condotto uno studio botanico ed agronomico per l’individuazione e la coltivazione delle essenze floreali di base per la produzione di profumi nell’agro di Sant’Elena Sannita. Il risultato è stato esaltante. Sono state individuate ben 32 piante officinali e di queste ben 17 mai usate, finora, nella produzione di essenze. Tenetevi pronti per il prossimo anno”.

Curato dalla famiglia di profumieri Muzio, il Museo ospita 1052 pezzi custoditi in pregiati mobili d’epoca. All’inaugurazione del Museo hanno partecipato il sindaco Giuseppe Terriaca, il presidente della Fondazione Massimino De Tollis, il presidente emerito della Fondazione Mario Carmine Ruberto, il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Niro, che ha garantito l’impegno della Regione Molise nelle prossime fasi di crescita del museo, il vescovo Giancarlo Bregantini che ha ricordato come nella solidarietà e nella condivisione risieda il segreto dei grandi successi.

Due santelenesi doc hanno poi portato il loro contributo con le loro relazioni: l’avvocato Donato Iannone che ha ripercorso con intensa partecipazione la storia del progresso socio-economico dei santelenesi nella nazione e la giornalista Nadia Verdile che ha parlato delle prospettive economiche e culturali dell’iniziativa museale lanciando anche l’idea del nome da dare al profumo nascente: “Chiamatelo Regina Elena – ha detto Verdile – ha dentro il ricordo del nome del paese e il progetto di un’ambiziosa riuscita dell’iniziativa”.

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