VENAFRO. Si sperava di non dover più assistere all’incresciosa scena delle tombe dei neonati semi sommerse dall’acqua piovana. Invece, con le prima piogge di settembre lo scempio si è ripetuto. Ce ne riferisce il collega Tonino Atella:
Prime abbondanti rovesci settembrini e di nuovo sommerse dall’acqua piovana le tombe dei neonati al cimitero comunale di Venafro, i cui resti riposano nell’area pubblica a nord dell’ingresso principale. Un disservizio assolutamente imperdonabile e che da fastidio alla vista ed ai sentimenti di chi transita in zona e nota quanto accade. In effetti, causa l’interruzione tempo addietro di opere pubbliche all’interno della struttura ed il mancato completamento della condotta di adduzione e trasporto delle acque piovane da nord all’esterno del Cimitero, interruzioni che sarebbero dipese dall’ultimazione dei fondi all’epoca disponibili e dalla mancata erogazione di nuovi finanziamenti, è ben visibile sulla sinistra dei gradoni centrali della struttura un enorme tubo arancione di plastica che, non collegato ad alcuna condotta sotterranea e non portato all’esterno, scarica in toto l’acqua piovana che trasporta da nord su quelle “povere” tombe di neonati, decine di tumulazioni interrate, sommergendole del tutto ! Un enorme ed indecente pantano sui resti di tanti neonati ! La gente che solitamente si reca al Cimitero osserva quanto accade e resta impietrita e senza parole. Un’espressione durissima del volto che testimonia tutta la contrarietà interiore per una visione cui rinuncerebbe ben volentieri. Ed allora, riuscirà il Comune a risolvere il problema evitando il ripetersi del tristissimo episodio ?
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