VENAFRO. I 17 civili morti per le incursioni aeree americane dell’ottobre 1943 saranno commemorati assieme alle altre vittime. Ce ne riferisce il collega Tonino Atella:
Due le incursioni aeree alleate su Venafro nell’ottobre 1943 (esattamente il 4 ed il 22) per colpire l’accampamento tedesco nei pressi della Cattedrale, diciassette i civili morti, tanti i feriti, buona parte del centro storico distrutto e l’opinione pubblica cittadina ne chiede ricordo e commemorazione, alla pari di tutte le altre vittime civili di guerra della città. Al riguardo comunque si apprende da ambienti bene informati che, in presenza di più bombardamenti su uno stesso Comune, si è soliti commemorare quelli col maggior numero di vittime, fermo restando citazione e commemorazione di tutti i caduti di guerra ; soluzione sostanzialmente da sottoscrivere. E’ quanto emerge dall’ “ ottobre nero “ venafrano, ancora tanto vivo nella memoria di molti venafrani. “Furono momenti terribili -ricorda l’ins. Maddalena Scarabeo Ottaviano, all’epoca poco più che fanciulla- ed ho ancora nella mente e negli occhi le scene di dolore e disperazione di feriti e sopravvissuti. Si correva da tutte le parti per trovare un riparo, si piangevano i morti, mentre i bombardieri sorvolavano l’abitato venafrano. La zona maggiormente colpita dalle bombe fu quella ad ovest, esattamente la località Chiaione dove ci furono numerosi morti. Ricordo tante case distrutte e purtroppo molte vittime tra la popolazione. Per fortuna tant’altri avevano trovato rifugio nei paesi vicini lasciando anzitempo Venafro dato il pericolo imminente, essendo massiccia la presenza di tedeschi a Venafro ed importante il ruolo del nostro Comune nell’ambito della Linea Gustav”. Detto che tanti restarono esanimi a terra nello stesso giorno dell’incursione aerea mentre altri cessarono di vivere qualche giorno dopo, questi i nominativi delle 17 vittime civili di guerra dell’ottobre ’43 a Venafro e tra parentesi le date del loro decesso : Fernando Ottaviano e Nicandro Vaccone (deceduti il 5 ottobre ’43), Mario Vaccone (6/10), Michelina Testa (9/10), Antonio Gianni (16/10) e Giacinta Leva, Giuseppina Verrecchia, Maria Carmela Iannacone, Bambina Policella, Giovanni Colangelo, Emilia Tagliaferri, Paolo e Lucio Andreozzi, Luigia Conte, Crescenzo Ricchiuti, Giacomina e Clara Natale, morti il 22 ottobre. Di tutti costoro i venafrani, seppure a 71 anni di distanza, chiedono il doveroso ricordo per un discorso umanitario e per ribadire alle generazioni future la ricchezza della pace, della democrazia e della solidarietà tra le genti, oggi più che mai da perseguire.
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