VENAFRO. Duro sfogo dell’ex assessore Maria Elisabetta Cifelli: “Il Comune di Venafro è amministrato male per colpa di talune persone”. I dettagli nell’intervista rilasciata al collega Tonino Atella:
Cambiare tutto per non cambiare niente, lasciando che l’acqua continui a … scorrere sotto i ponti come è sempre avvenuto. Così in estrema sintesi la fotografia del Comune di Venafro dalle esternazioni dell’ex assessore dell’ente, Maria Elisabetta Cifelli Gesi, 824 voti alle comunali del 2013, la più votata tra le donne candidatesi nelle due liste dell’epoca e che oggi è consigliere comunale di maggioranza con attenzioni per le problematiche sociali a 360° e l’assenso dei vertici municipali”. L’amministratrice traccia un quadro della situazione al Comune e non ha peli sulla lingua, pur ribadendo la propria appartenenza alla maggioranza nel rispetto di elettori/elettrici che le diedero fiducia : “Avevo creduto ad una favola -esordisce la signora- aderendo con entusiasmo al progetto. Ben presto però dovetti rendermi conto della realtà, tutt’altra rispetto alle premesse. Ciononostante lavorai tantissimo per cambiare le cose, che continuo a fare come consigliere semplice e sempre nel rispetto dei cittadini. Cozzai però contro parte della maggioranza e taluni settori degli uffici comunali, fattori tutt’ora in piedi. Circa il nuovo programma di bonus lavoro per 10 lavoratori socialmente utili, mi piace ricordare la precedente esperienza analoga con gente assai valida ed operosa, nonostante la latitanza degli uffici municipali preposti”. L’analisi dell’ex assessore a pubblica istruzione, biblioteca,formazione professionale e sanità prosegue impietosa : “Il Comune di Venafro è amministrato male –asserisce Elisabetta Cifelli Gesi- a causa di taluni amministratori e dipendenti. C’è chi parla bene, anche sin troppo, ma poi non è consequenziale, non si adopera ed accetta che le cose vadano così come è sempre avvenuto, “tanto non possiamo farci nulla” è solito affermare qualcuno del governo cittadino”. “No –prosegue la donna- non erano questi i programmi, le intese all’atto di stilare la lista. Si disse ben altro, ma poi tutto svanì nel nulla con mia grande delusione”. La donna spiega quindi il proprio precedente ruolo di assessore : “Mi attivai ed impegnai tantissimo, i frutti furono abbondanti tra scuole, biblioteca, sanità e formazione professionale, e la gente li accolse con favore. Alla fine dovetti cedere per i rapporti difficili con taluni dipendenti comunali !”. Si è pentita di essersi candidata ? “Assolutamente no ! Mi candidai pensando ad un servizio sociale a favore della collettività e tale è ancora il mio pensiero, nonostante delusioni ed ostacoli incontrati per strada”. Vogliamo chiudere parlando degli uffici comunali che funzionano ? “ Senz’altro affari generali, finanze, tributi, anagrafe e polizia municipale sono il top dell’ente locale venafrano. Al riguardo invito i lavoratori municipali ad essere sempre a disposizione dei cittadini con massima cortesia e gentilezza”. La sua collocazione politica oggi ? “Oggi non esiste più centro, destra e sinistra -chiude la Cifelli- mentre sono preminenti le esigenze della collettività, che sono veramente tante”.
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