VENAFRO – Quale movimento popolare ed autonomo, interprete nella circostanza delle naturali attese della gente ma altresì del parere unanime di sentire esperti e studiosi prima di qualsiasi pronunciamento, siamo per la cautela e la prudenza in merito al rinvenimento in località <Camiciola>, cuore della pianura venafrana, di un presunto villaggio preistorico datato da qualcuno al VI/V sec. a.C., ossia 6/5millenni prima della nascita di Cristo, primo neolitico in Italia.
Nel contempo sposiamo la naturale attesa nell’opinione pubblica, invitando quanti preposti alla massima attenzione ed alla più scrupolosa delle indagini. E’ infatti possibile che si stia per “leggere” una pagina di rilevanza assoluta della vita preistorica del nostro territorio, per cui è nell’interesse generale verificare sino in fondo il sito e i suoi componenti.
Condividiamo senz’altro la necessità d’indagini ed accertamenti storico/scientifici prima della ripresa dei lavori per la realizzazione del nuovo metanodotto tra le province di Campobasso e Frosinone, isolando e preservando l’area in questione.
Attendiamo perciò con ovvio interesse la conferenza stampa di martedì prossimo 21 ottobre indetta dalla Soprintendenza ai Beni Storici ed Antropologici del Molise al “Verlasce” di Venafro per ascoltare dettagli, illustrazioni e prime datazioni ufficiali del sito di loc. <Camiciola> da parte di esperti, archeologi e studiosi.
Nel frattempo, è ovvio, condividiamo la favorevole accoglienza del rinvenimento da parte dell’opinione pubblica venafrana nella consapevolezza che in caso di rilevanti riscontri scientifici la città possa veder crescere la propria rilevanza storico/culturale nel contesto nazionale ed internazionale.
I Venafrani per Venafro
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