AMBIENTE – La situazione è da allarme rosso. Ripetutamente nel recente passato si era parlato di “fusti tossici” interrati ai quattro angoli della Piana di Venafro, ma ogni volta le ricerche non avevano fatto “emergere” nulla del genere. Questa volta, purtroppo, i fusti ci sono eccome. E quando li abbandonarono, forse più di 10 anni fa, si limitarono a “scaraventarli” nel fitto della vegetazione, senza nemmeno preoccuparsi di interrarli.
A scoprire la pericolosa discarica, in località “Ripaspaccata” (a ridosso del fiume Volturno, in agro di Colli al Volturno) sono stati gli agenti del Corpo Forestale di Venafro, che hanno tempestivamente provveduto a sequestrare l’area, dopo aver opportunamente coperto i fusti con un telo. Deteriorato dal tempo e dagli agenti atmosferici, il metallo dei grossi contenitori ha ceduto lungo le giunture, determinando la parziale fuoriuscita del liquido, che potrebbe aver contaminato il terreno.
Al momento non si conosce la natura del contenuto dei fusti, ma certamente non si tratta di “acqua di rose”. Potrebbe trattarsi di bitume o di altre sostanze chimiche. Saranno le indagini disposte dalla magistratura a fare luce sulla questione. La speranza è che l’allarme possa rientrare in fretta.
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