VENAFRO – Che non abbia gradito la “riesumazione” l’Homo Venafranus? In realtà più che di una “maledizione”, l’archeologo finito nel torrente Rava è stato “vittima” dell’asfalto reso viscido dalla pioggia. L’incidente si è verificato nel primo pomeriggio, nel tratto iniziale (stretto e tortuoso) della “tangenziale” che costeggia il torrente.
Nell’affrontare una curva a gomito, lo studioso, diretto proprio al sito di località “Camiciola”, ha perso il controllo della sua vettura e, dopo aver travolto le barriere metalliche di protezione, è finito nell’alveo del Rava. L’uomo è stato accompagnato al punto di primo soccorso del “Santissimo Rosario”. Per fortuna non ha riportato traumi o ferite di grave entità.
Sul posto sono accorsi gli agenti della Polizia Municipale di Venafro, mentre il recupero della macchina è stato affidato al servizio Aci-PM Car Pistilli di Sesto Campano. Il luogo del sinistro è spesso teatro di episodi simili, ma nessuno sembra intenzionato a prendere provvedimenti.
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