POZZILLI – Hanno trovato piena conferma le indiscrezioni fornite in anteprima da Molise Network circa l’esistenza di una “discarica” di fanghi nei pressi della frazione Triverno, in agro di Pozzilli. Nel primo pomeriggio, infatti, il Comando Provinciale di Isernia del Corpo Forestale dello Stato ha diramato il seguente comunicato:
“A seguito di una segnalazione da parte di un cittadino nei giorni scorsi è scattato un controllo da parte degli uomini del comando stazione forestale di Venafro in merito alla presenza di materiale dall’odore sgradevole e molto intenso su alcuni terreni agricoli in località “Ischia” del comune di Pozzilli. I tempestivi controlli svolti dai forestali hanno accertato la presenza di alcuni cumuli di fanghi provenienti da attività di depurazione.
Nel corso dell’attività di indagine è stato ascoltato il proprietario dei terreni il quale ha dichiarato di aver dato il permesso ad una impresa salernitana, regolarmente autorizzata dall’Amministrazione regionale, di spargere i fanghi come buona pratica agronomica. Tuttavia dai successivi sopralluoghi, effettuati a breve distanza uno dall’altro, è emerso che l’impresa non aveva provveduto a trattare i fanghi così come previsto, tramite spargimento e interramento e, per di più, i cumuli erano aumentati in numero.
Uno dei sopralluoghi è stato effettuato anche con la collaborazione dei tecnici dell’ARPA Molise che hanno prelevato campioni per conoscere l’esatta composizione dei fanghi. I risultati delle analisi hanno rivelato l’assenza di sostanze non consentite e pericolose per la salute umana e l’integrità degli ecosistemi.
Per la grave inadempienza P.C., legale rappresentante dell’impresa, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, ossia per aver utilizzato in agricoltura fanghi da depurazione in difformità alle prescrizioni contenute nell’autorizzazione ed è stato chiesto il sequestro dell’area.
Continuano in maniera intensa i controlli territoriali da parte degli uomini del Corpo Forestale dello Stato al fine di assicurare il rispetto delle normative in materia di rifiuti e scongiurare ulteriori abbandoni di materiali che, oltre ad inquinare l’ambiente, rappresentano comunque un costo per la collettività visto che spetta poi ai comuni smaltire i materiali, spesso depositati in maniera irregolare lungo strade”.
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