ISERNIA – Un fatto che ha colpito tanta parte dell’opinione pubblica dell’isernino, suscitando non poche perplessità. E’ infatti emerso che l’Ufficio per il Sostentamento del Clero della Diocesi d’Isernia/Venafro per le proprie necessità di natura legale si servirebbe di un avvocato campano, certamente validissimo senza ombra di dubbio, scavalcando però a piè pari i 460 e passa avvocati del foro d’Isernia.
Le considerazioni di molti : premesso che l’Ufficio avrà avuto i suoi bravi e fondati motivi per orientarsi in tal modo, che il professionista prescelto sarà di sicuro affidabile e tale da meritare fiducia ed incarico ricevuto, che nel caso in essere c’è libera scelta e che in passato lo stesso Ufficio si è servito con piena soddisfazione anche di avvocati dell’isernino, resta il dato di fatto che l’incarico in questione è stato affidato (non è dato sapere se in data recente o già da tempo) ad un professionista extraprovinciale, addirittura extraregionale, e non già ad uno dei circa 500 legali che esercitano in provincia di Isernia.
Certo, non significa affatto bocciatura per alcuno, ci mancherebbe, ma il riscontro è di quelli che lasciano interdetti. Non appare superfluo, giusto per fare luce sulla questione, un intervento chiarificatore dell’Ufficio Diocesano in argomento che ben volentieri ospiteremmo.
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