CRONACA – Stando alle indiscrezioni sugli esiti delle indagini che hanno condotto alla “retata” odierna, tra i “clienti” dei “Mazzacane” tratti in arresto stamattina figurerebbero numerosi pusher e tossici del Molise, che dalle provincie di Isernia e Campobasso si recavano con cadenza quotidiana in Campania per approvvigionarsi di stupefacenti.
L’operazione condotta dalla Polizia di Stato di Caserta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha fruttato l’esecuzione di 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone gravemente indiziate per associazione per delinquere finalizzata al traffico, alla detenzione ed allo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti, del tipo cocaina, crack ed hashish, con l’aggravante di avere agito al fine di agevolare l’organizzazione di stampo mafioso denominata Clan BELFORTE detti I Mazzacane, attiva in Caserta, Marcianise, S. Nicola la Strada, Maddaloni e comuni limitrofi.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, hanno riguardato la fazione del clan BELFORTE attiva in Caserta, S. Nicola la Strada e aree limitrofe al capoluogo, svelando come i referenti dell’organizzazione camorrista gestisse le forniture di cocaina, crack ed hashish delle varie piazze di spaccio operative sul territorio, imponendo anche il pagamento di una percentuale sui proventi della vendita. Secondo quanto appurato dalla Polizia di Stato l’approvvigionamento dello stupefacente avveniva prevalentemente tramite esponenti del clan MAZZARELLA di S. Giorgio a Cremano mentre la vendita al minuto era affidata alla capillare gestione di piccoli gruppi, a cui erano assegnate determinate e strategiche “aree di competenza”.
Nel corso delle indagini erano stati operati 15 arresti in flagranza di reato per detenzione e spaccio di stupefacenti e sequestrati, complessivamente, oltre 1,5 kg. di cocaina. L’operazione di questa notte segue quella analoga del maggio 2012, ad epilogo della quale furono arrestati altri 20 affiliati al medesimo gruppo criminale responsabili di associazione mafiosa, plurime condotte estorsive e reati inerenti le armi, delitti aggravati dal fine di agevolare l’organizzazione di stampo mafioso denominata clan BELFORTE.
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