VENAFRO – Stanno abbattendo il pino del convento, inutili le proteste dei cittadini. Ce ne riferisce il collega Tonino Atella:
Prima del tramonto, con tutta probabilità uno dei tre pini mediterranei che da oltre un secolo svettano sul piazzale antistante Basilica di San Nicandro e Convento Francescano di Venafro ornando il Monumento a San P. Pio eretto al centro del piazzale, sarà a terra, abbattuto dalle motoseghe dei Vigili del Fuoco di Isernia. Uomini e mezzi di tale Corpo stanno infatti lavorando dal primo mattino per eseguire l’ordinanza di abbattimento del sindaco del Comune di Venafro, che giorni addietro aveva firmato l’atto alla luce dei sopraluoghi effettuati da uomini del Corpo Forestale dello Stato e degli stessi Vigili del Fuoco che parlavano di inclinazione del pino e della sua pericolosità. L’intera vicenda, come si ricorderà, era stata sollevata dal Guardiano del Convento Francescano, Fr. Antonello Gravante, il quale preoccupato dell’inclinazione e dell’oscillazione dell’albero aveva sollecitato accertamenti e pareri delle istituzioni preposte. Ne scaturiva, come detto, l’ordinanza sindacale che parlava esplicitamente di abbattere e da questa mattina si sta procedendo, con l’enorme contrarietà di tanta parte dell’opinione pubblica cittadina, assolutamente contraria al taglio del bellissimo pino in questione. Le argomentazioni di quanti in questi giorni hanno cercato di evitare che tanto avvenisse : “L’albero, presente già sulle stampe d’inizio ‘900 e bello, alto e vegeto ancor prima della breve permanenza di P. Pio nel Convento di Venafro, ossia nel 1911, -affermano diversi venafrani- ha sempre presentato la particolare crescita inclinata. Piuttosto che pervenire a tempo di record all’ordinanza sindacale di abbattimento ed alle motoseghe per abbatterlo -affermano coloro che non condividono l’esito che la vicenda va assumendo- avremmo preferito accurate indagini strumentali per accertare ufficialmente e senza ombra di dubbio la salute dell’albero, studiarne l’inclinazione e verificare con dati alla mano la sua presunta pericolosità. Tutto questo non ci risulta avvenuto! Viceversa avremmo condiviso l’idea di tagliarlo se accertata ufficialmente la sua pericolosità per la salute pubblica. Ed invece si sta tagliando senza indugi di sorta un pino secolare che sin dall’inizio della sua vita ha assunto questo particolare aspetto; non lo diciamo noi, ma lo testimoniano stampe e foto d’inizio ‘900”. Queste le tesi di coloro che hanno cercato, senza riuscirvi, di salvare l’albero. Di contro il parere di Fr. Gravante, che aveva sollevato il caso e che nel corso della mattinata ha assistito sul portone del Convento al lavoro di uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco: “C’è un’ordinanza sindacale che parla di albero pericolante -afferma il giovane religioso- e che va rispettata. Si sta procedendo per eseguirla”. Affermazione lapidaria che ha lasciato sconcertati quanti dal piazzale assistevano alle operazioni di taglio. Tra i presenti non sono mancate affermazioni “pesanti” all’indirizzo dei vari attori protagonisti per quanto si andava facendo. Una signora arrivata sul piazzale e resasi conto di quanto avveniva, decisamente contrariata si lasciava andare ad un significativo “non è possibile, non è possibile !”, cercando di colloquiare col Guardiano ma senza ottenere alcunché. In serata, secondo le anticipazioni dei Vigili del Fuoco, il pino ultrasecolare del Convento di San Nicandro, ammirato anche da San P. Pio, sarà purtroppo definitivamente a terra! Un gran brutto esito per una vicenda che certamente continuerà a far discutere, moltissimo e per lunghissimo tempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA