TERREMOTO – Non accenna a placarsi lo sciame sismico che da giorni scuote il sottosuolo di Gubbio. Anche ieri gli strumenti hanno registrato diverse scosse, la più forte delle quali (magnitudo 2,8) è stata avvertita anche dalla popolazione. L’ipocentro è stato segnalato a 8,5 chilometri di profondità. Non sono stati registrati danni a cose o persone.
I Comuni più vicini all’epicentro, oltre a Gubbio, sono Cantiano (provincia di Pesaro Urbino), Costacciaro, Fossato di Vico, Pietralunga, Scheggia e Pascelupio, Sigillio e Valfabbrica (tutti in provincia di Perugia). Il sisma di ieri mattina è arrivat0 al culmine di tre giorni in cui di movimenti della crosta terrestre ce ne sono stati una ventina.
Il bacino di Gubbio viene considerato come una delle zone a maggiore rischio sismico. Mercoledì 10 dicembre, in un solo giorno, la terra aveva tremato cinque volte (la più forte delle scosse di 2.6 gradi). Terremoti che avvengono a qualsiasi ora del giorno e della notte e che, naturalmente, pesano sul morale della popolazione.
Pure lunedì 8 e martedì 9 dicembre l’Ingv aveva registrato scosse, tutte superiori alla magnitudo 2, ma inferiori alla 3. Gli esperti dicono che è comunque meglio avere tanti piccoli terremoti che una scossa molto forte dopo mesi di silenzio. Non manca, però, chi teme da un momento all’altro una sorta di “Big One”.
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