
AGNONE – Centinaia di studenti sono scesi in strada per difendere l’ospedale “Caracciolo” ed il loro stesso futuro dai tagli sconsiderati imposti dalla classe politica nazionale e regionale. In una forma di protesta pacifica ma determinata, i giovani hanno “accolto” il presidente Paolo Frattura (che ha incontrato gli amministratori comunali ed i vertici della sanità locale) con uno striscione bianco lungo ben 60 metri!
Una protesta “scenografica”, quindi, un forte e chiaro “segnale visivo” di dissenso, che vuole assumere il significato del classico “pugno nell’occhio”. Accanto agli studenti sono scesi in strada anche molti cittadini, per una manifestazione che ha raccolto più di 500 persone. La speranza di tutti è che le istituzioni si ravvedano. La posta in gioco è altissima. Chiudere l’ospedale “Caracciolo” significherebbe decretare la condanna a morte dell’Alto Molise.
Angelo Bucci
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