VENAFRO – Si ostinano a chiamarlo “laghetto”, ma negli ultimi tempi somiglia più a uno stagno putrido. Il degrado in cui è piombata l’intera struttura del “Santissimo Rosario” non risparmia nemmeno la piccola vasca all’ingresso del nosocomio. Della dabbenaggine umana fanno le spese gli incolpevoli pesci che, loro malgrado, vi dimorano.
A lanciare l’allarme è stato un passante, che ha notato quelle due “sagome” galleggianti: due grosse carpe decedute dopo aver annaspato per giorni, nel tentativo di trovare ossigeno in quelle acque stagnanti. Sul posto sono intervenuti gli uomini del Comando Forestale di Venafro, ai quali è affidato il compito di comprendere le ragioni dell’accaduto ed accertare eventuali responsabilità penali.
Angelo Bucci
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