
VENAFRO – Dal collega Tonino Atella riceviamo, e volentieri pubblichiamo, il seguente articolo, sulla “esplosione demografica” delle nutrie:
Una folta colonia di nutrie (myocastor coypus), animale comunemente detto “Castorino”, si aggira tra terreni e canali di scolo delle acque piovane in Via Del Tiro a Segno, periferia est di Venafro. Di tali mammiferi roditori, di enormi dimensioni e dal pelo scuro e lucido, sono presenti nella zona in questione intere famiglie per diverse decine di esemplari, con la femmina che guida cinque/sei cuccioli in cerca di cibo e il maschio, dalle proporzioni maggiori, che si aggira a sua volta alla ricerca di radici, tuberi e rizomi. Non trattasi di animali pericolosi, anche se il loro aspetto a prima vista può incutere timore. Le nutrie, originarie del Sud America, sono tra le 100 specie animali che l’uomo ha reso più invasive al mondo, risultano semiacquatiche e in prevalenza sono visibili nelle ore serali e notturne. Appaiono alla vista anche di giorno in particolare nei periodi freddi come gli attuali. La specie vive da anni nelle acque del torrente Rava, a sud dell’abitato, nonché nella parte meridionale della pianura venafrana, che continua a risalire proveniente dall’alto Casertano. E’ la prima volta che una colonia tanto folta di nutrie viene notata nei campi e nei canali di scolo di via Del Tiro a Segno, a poche decine di metri in linea d’aria dalla Cittadella Militare dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e da tante abitazioni private. Il cosiddetto “castorino” mangia di tutto, soprattutto parti vegetali come radici e tuberi.
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