CAMPOBASSO – Patente “clonata”, nei guai il titolare di un’autoscuola della provincia

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CAMPOBASSO – Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Campobasso ha denunciato in stato di libertà alla competente A.G. due persone per ricettazione e falso, una delle quali è titolare di un’autoscuola della provincia.

L’attività investigativa, condotta dalla Squadra di P.G. della locale Sezione di Polizia Stradale, ha consentito di individuare una persona residente in provincia di Monza-Brianza che, priva di patente di guida perché ritirata a seguito di inidoneità psico-fisica, con la complicità di una autoscuola della provincia di Campobasso, si era procurata il clone del documento ritirato e, presentandolo presso la Motorizzazione Civile di Isernia, aveva ottenuto una patente nuova di zecca e valida a tutti gli effetti.

I meticolosi accertamenti effettuati hanno consentito di appurare anche un’altra grave violazione. E’ risultata contraffatta, infatti, la marca da bollo apposta sul certificato medico inserito nella pratica del soggetto in questione.

A seguito della perquisizione disposta dalla competente Autorità Giudiziaria, nei  locali dell’autoscuola sono state rinvenute un centinaio di marche amministrative autoadesive del valore di 16 euro ciascuna, di cui a breve verrà certificata la contraffazione presso l’apposita Commissione Perizie Valori Bollati dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in Roma.

Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati anche certificati ed altri documenti contraffatti, accertando oltre 70 pratiche irregolari.

Inoltre, nel corso dei servizi di prevenzione espletati nel corso della specifica attività posta in essere dalla Polizia Stradale, è stato operato il controllo di un cittadino marocchino che stazionava in modo sospetto in una strada buia di Bojano.

Le generalità fornite non hanno, però, convinto gli uomini della Polstrada. Il ragazzo è stato quindi accompagnato presso il Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura e, dopo gli accertamenti di rito, si è potuta appurare la non veridicità dei dati forniti.

Il giovane A.A., di anni 29, residente in provincia di Bari e con precedenti penali a carico, è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria per falsa attestazione di identità (ex art. 495 c.p.).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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