VENAFRO – L’abbiamo sentito telefonicamente, probabilmente mentre era intento a giocare coi nipoti o dedito ad attività personali, e ci ha accolti con viva e sincera simpatia, giusta l’amicizia e la conoscenza di sempre. E’ di Michele Galardi che stiamo scrivendo, appena dimessosi dal consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro, nel quale era stato eletto quale candidato di IV fascia, ossia dei mega proprietari terrieri. E’ noto infatti che sussistono all’ente di bonifica venafrano quattro fasce di elettori/votanti in base ai possedimenti terrieri ed ai tributi versati : alla I^ appartengono i mini proprietari terrieri che versano pochi tributi, alla II^ coloro che posseggono più terreni e versano maggiori tributi, alla III^ quanti hanno e pagano ancora di più ed alla IV^ appunto i mega proprietari terrieri. E Michele Galardi, imprenditore agricolo di Venafro, era tra questi, ma ha preferito lasciare, sorprendendo un po’ tutti in quanto non c’erano stati preavvisi o segnali premonitori. Dal che l’opportunità di sentirlo per chiedergli le effettive ragioni alla base delle sue dimissioni. “Mi sono dimesso -ha spiegato il diretto interessato- perché non intendo né posso assumere impegni particolari e dedicarmi all’amministrazione del Consorzio. Ho abbastanza anni per pensare ai miei tre nipoti e riposarmi. Non è mia intenzione affrontare problematiche particolari, per cui ho preferito lasciare. Troppi impegni dal mio punto di vista e non era il caso che restassi nell’amministrazione dell’ente. Mi impegna già tanto la mia attività agricola”. Nessuna altra motivazione quindi alla base del suo gesto ? “Assolutamente no, ma solo il desiderio di vivere in maniera tranquilla tra famiglia, nipoti e terreni da coltivare”.
Tonino Atella
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