SESTO CAMPANO – Per quanti, provenienti dalla Campania – più esattamente dal casello di Caianello dell’A/1 Napoli/Milano – entrano nel Molise da ovest, sono inevitabili e pesanti gli altissimi tempi di percorrenza dei primi 20 km della Statale “85 Venafrana”, strada assolutamente da migliorare sotto tutti i punti di vista.
Per coprire tale breve tratto occorrono trenta minuti, stante tutta una serie di motivi. In primis le ridotte dimensioni dell’arteria, allargata in qualche tratto ma in prevalenza stretta e poco adeguata al traffico leggero e pesante che di continuo la percorre, quindi le numerosissime curve, poi ancora i pochi rettilinei presenti e di lunghezza contenuta, e soprattutto l’intenso traffico interregionale di Tir, auto, pullman e furgoni che in continuazione la percorrono, intasandola sistematicamente.
In effetti, dati i tanti Tir e mezzi pesanti in marcia e l’impossibilità di effettuare sorpassi tranquilli, si creano file interminabili di veicoli, dettaglio questo che si traduce in altissimi tempi di percorrenza. Ed è un contro senso tutto questo se si pensa che tali primi 20 km della “Venafrana” sono situati tra l’A/1 e la Variante sud di Venafro, ossia tra strade ed autostrade sicure, a scorrimento veloce ed appositamente realizzate per agevolare e facilitare spostamenti e collegamenti.
Mentre cioè A/1 e Variante Sud di Venafro sono state costruite per facilitare i collegamenti nord/sud d’Italia e Tirreno/Adriatico, il primo tratto della “Venafrana” fa esattamente il contrario, rallenta e costringe a code interminabili, esasperando quanti ogni giorno la percorrono per lavoro, studio, commerci, servizi ed altro.
Ecco allora emergere la necessità di intervenire per rendere questi 20 km più sicuri, onde garantire l’incolumità di quanti la percorrono. In quale modo? Tramite l’allargamento della sede stradale e l’eliminazione di quante più curve possibili. Il tutto anche al fine di facilitare la marcia dei mezzi in transito ed accorciare i tempi di percorrenza, attualmente altissimi e inaccettabili.
Qualche intervento è stato è stato eseguito, ad esempio in territorio casertano con l’allargamento della sede stradale, ma occorre agire in modo più drastico ed efficace. La Statale 85 “Venafrana” va ampliata e migliorata soprattutto in territorio molisano, esattamente in agro di Sesto Campano, dove le curve si contano a iosa e la sezione della carreggiata appare chiaramente sottodimensionata rispetto al traffico sopportato.
Ne sono conferma i tanti incidenti stradali, alcuni dei quali purtroppo mortali. Ecco perciò l’urgenza di ridisegnare la “Venafrana”, garantendo l’incolumità di quanti se ne servono e riducendo i tempi di percorrenza.
Tonino Atella
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