
VENAFRO – Niente da fare. I viaggiatori venafrani, o coloro che intendono fruire dell’autolinea abruzzese della Satam sul tragitto Pescara/Napoli e ritorno, dovranno giocoforza scendere da tale mezzo di trasporto o recarsi a Roccaravindola frazione di Montaquila -distante 8 km. ! – per viaggiare su tali pullman di linea o scenderne dopo essere stati trasportati. L’azienda ha infatti ribadito la propria ferma determinazione di non ripristinare la fermata di Venafro, soppressa all’indomani della realizzazione della Variante Sud di Venafro, strada a scorrimento veloce che bypassa la città nei collegamenti Tirreno/Adriatico. La soppressione della fermata era scaturita dalla opportunità di ridurre i tempi di percorrenza data l’esigenza della quasi totalità dell’utenza, secondo quanto fa sapere l’ azienda abruzzese. E’ quanto appena comunicato da Il Gruppo La Panoramica della Satam al movimento “I Venafrani per Venafro”, che aveva rappresentato all’azienda i disagi dei viaggiatori venafrani in arrivo o in partenza a bordo delle autolinee Satam. Ecco il testo della missiva pervenuta al citato movimento a firma di Fausto Chiacchiaretta della Satam : “ In riferimento alla richiesta di ripristino della fermata di Venafro nell’autolinea Pescara/Salerno, preliminarmente precisiamo che l’autolinea stessa è esercitata in associazione temporanea di imprese con la società TUA e che si tratta di servizio di linea ministeriale che non gode di alcuna contribuzione pubblica. La soppressione della fermata di Venafro sulla Colonia Giulia è una delle azioni intraprese per ridurre i tempi di percorrenza del collegamento Abruzzo/Campania, al fine di soddisfare l’esigenza della quasi totalità dell’utenza”. Cioè innanzitutto la puntualizzazione che non ci sono contributi pubblici e quindi che la ditta di trasporto può decidere liberamente e soprattutto che la gran parte dell’utenza interregionale Satam è favorevole alla soppressione della fermata di Venafro e quindi a bypassare la città molisana al fine di ridurre i tempi di percorrenza, non importa se a scapito dei potenziali (anche se pochi) utenti venafrani. Ad onor del vero si pensava tutt’altro trattandosi di Venafro, quarto centro del Molise e di rilievo per popolazione, peso sociale e consistenza economica, e come tale da servire in tutt’altro modo e con attenzioni diverse. Invece tanto non è né lo sarà in futuro, date le prevalenze della riduzione dei tempi di percorrenza, degli interessi dell’autolinea in tema e dei desiderata degli utenti interregionali in viaggio sulla Satam. Gran brutto destino per la “povera” Venafro : bistrattata giorno dopo giorno, e nessuno dice e fa niente !
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