
ISERNIA – “La geografia giudiziaria va riorganizzata, ma ciò non vuol dire necessariamente soppressione”. Questo in sintesi il messaggio del ministro Orlando in merito al futuro della Corte d’Appello di Campobasso. “Riteniamo – ha detto in conferenza stampa a Isernia – che dopo la riorganizzazione della geografia di primo grado va affrontata anche quella per l’Appello. Lo faremo ascoltando tutti e anche il comitato che si è formato. Non è detto che riorganizzazione significa soppressione. Ci sono però situazioni preunitarie da modificare. Non è scritto da nessuna parte che riforma significa soppressione. Credo che sia molto giusto quello che ha detto il sottosegretario Rughetti ieri è cioè che ogni piano deve essere fatto e sovrapposto senza sguarnire servizi. In questo momento è prematuro parlare del tema delle definizioni delle Corte di Appello”.
La visita del ministro e del suo staff è servita per fare il punto della situazione sull’efficienza del tribunale pentro.
“Oggi – ha detto il guardasigilli – ci troviamo di fronte a poderosa rimonta rispetto alla precedente situazione di difficoltà. Tutto ciò non cancella un dato. E’ necessario che non si determinino lunghi periodi di scopertura dei magistrati”. Poi c’è il problema della scopertura degli uffici. “Credo – ha affermato Orlando – che il dottor di Giacomo si è dovuto far carico di questa situazione è lo ha fatto bene. È molto importante assicurare la copertura dell’organico dei magistrati e del personale amministrativo”.
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