
VENAFRO – “La candidata” di e con Palma Spina, andato in scena domenica 29 novembre presso la sala don Orione, è il primo di cinque appuntamenti teatrali che si terranno a Venafro fino al prossimo Natale nell’ambito del progetto della Fondazione “Molise Cultura” – FUS. Il prossimo appuntamento è per il 5 dicembre sempre alle ore 20.30 presso la sala don Orione di via Pedemontana (alle spalle dell’ospedale) con lo spettacolo “Diario di un pazzo” con la regia di Flavio Bucci ed interpretato da Marco Caldoro. Lo spettacolo è proposto dall’Associazione Culturale Moliart. Gli altri tre spettacoli si terranno tutti nella sala della splendida Dimora del Prete, nel cuore del centro storico, adiacente la chiesa di Cristo, con inizio alle 20,30. L’11 dicembre, curato da I.N.C.A.S. Produzioni, verrà portato in scena “Non chiedo tanto: il giusto” di Marco Vignone e Dario Tacconelli. A seguire il 20 dicembre sarà proposto “Ti amo da morirne” scritto e interpretato da Mena Vasellino. A chiudere il ciclo di spettacoli sarà il 23 dicembre Stefano Sabelli per la produzione di “Teatri Molisani” con lo spettacolo “Tace la voce, urla il cuore. Le confessioni di Alda e Agostino”. Il Comune di Venafro nei mesi scorsi aveva aderito al progetto FUS – Fondo Unico dello Spettacolo – promosso dalla Fondazione Molise Cultura. Grazie a questo progetto per il triennio 2015-2017 saranno portati in alcuni comuni molisani, tra cui appunto Venafro, spettacoli teatrali organizzati dalla stessa Fondazione. Per il 2016 sono previste produzioni e rappresentazioni anche nel periodo estivo. “E’ un’opportunità importante – dichiara il sindaco Antonio Sorbo, che ha la delega alla cultura – che abbiamo colto al volo grazie alla collaborazione del direttore della Fondazione, Sandro Arco, per portare anche a Venafro spettacoli di grande interesse e per ampliare l’offerta culturale sul territorio che vede già il protagonismo di tante associazioni locali che per tutto l’anno danno un contributo importante in questo settore. Anche l’Amministrazione, nonostante la scarsità di risorse economiche e di spazi idonei, ha fatto la sua parte. Approfitto dell’occasione – conclude il primo cittadino – per ringraziare don Salvatore Rinaldi e Dorothy Volpe per la consueta disponibilità”.
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