
VENAFRO – Volete provare l’esperienza insolita e particolarissima come una “Cena al Buio”? Prenotatevi e partecipate all’appuntamento serale di domenica 13 dicembre (h 19,00) al Palace Hotel di Venafro, appunto la “ Cena al Buio “, promossa dall’Unione Ciechi e Ipovedenti di Isernia perché si possano percepire anche se per poco tempo e in un contesto ridotto le condizioni solitamente vissute da chi la cecità la vive ogni giorno. Prima di spiegare la particolarità della serata, le coordinate per informazioni e prenotazioni : Uici Isernia, tel. 0865/415084, e-mail uici-isernia@legalmail.it E veniamo alla specificità della prossima “Cena al Buio” di Venafro. Si starà completamente al buio, mettendo alla prova i propri sensi, come gusto, olfatto, tatto e udito, che spesso sono in minoranza quando a comandare le relazioni con l’esterno c’è il senso privilegiato, la vista. Ed invece nella particolare serata saranno tutti gli altri sensi, e non la vista, a dirigere le operazioni. Essendo completamente al buio, si dovrà scoprire il menù con l’olfatto, riconoscendo ingredienti e contenuto. Non si saprà con chi si sta seduti a tavola, per cui sarà l’udito a guidare e a soccorrere. Quindi gli odori, ossia il naso, per capire gl’ingredienti a tavola e i loro gusti. Infine il tatto con cui trovare e riconoscere gli oggetti a tavola, nonché quelli non esplorabili col tatto ma identificabili attraverso udito o olfatto. Da tiflologi ed educatori fungeranno mente e cervello. La cena durerà circa 2 ore e mezza, avverrà come detto completamente al buio ed avrà un costo di € 35,00 (€ 25,00 per la struttura ed € 10,00 per l’UICI e i camerieri non vedenti che serviranno a tavola). Nella serata saranno banditi cellulari ed oggetti che possano produrre luce soffusa o direzionabile. Le motivazioni dell’appuntamento secondo l’Uici d’Isernia che promuove : “L’iniziativa ha lo scopo di guidare quanti parteciperanno in un tratto di tempo ove la vista sarà messa a riposo e dovrai si avrà l’opportunità di percepire anche se per poco tempo e in una dimensione ridotta quelle che sono le condizioni solitamente vissute da chi la cecità la vive ogni giorno”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA