PORDENONE – C’è una nuova indagata nell’inchiesta sull’omicidio dei fidanzati di Pordenone: è Rosaria Patrone, fidanzata di Giosuè Ruotolo, iscritta nel registro degli indagati. Istigazione, favoreggiamento e false attestazioni: sono le accuse nei confronti della 24enne, fidanzata con il militare indagato per il duplice omicidio di Trifone Ragone, 29 anni, e Teresa Costanza, 30, assassinati in auto il 17 marzo scorso. La giovane sarà interrogata mercoledì mattina in particolare su alcune contraddizioni nelle quali sarebbe caduta durante un interrogatorio.
Costantino Catapano, il suo avvocato, ha spiegato di essere tranquillo: «Pensavamo di aver chiarito tutto nelle tre sessioni-fiume di audizione cui la mia assistita era stata sottoposta. Evidentemente non è così e dunque ci affidiamo all’antico adagio secondo cui la giustizia deve fare il proprio corso e siamo fiduciosi».
La giovane, la notte del 17 marzo, era in Campania, e non in Friuli. Per questo Catapano ribadisce: «Eravamo allora e siamo oggi a mille chilometri di distanza da dove è avvenuto il delitto».
Ruotolo è invece indagato da metà settembre, quando l’ex coinquilino e commilitone di Trifone Ragone, 26 anni, è stato accusato di aver ideato e commesso il delitto realizzando un proprio piano. Secondo l’accusa a incastrarlo ci sarebbe un caricatore di una pistola rinvenuto in un laghetto non lontano dalla palestra del delitto. Da lunedì a Ruotolo si aggiunge anche la fidanzata, che potrebbe aver contribuito a fornire alibi o copertura al fidanzato omettendo alcuni dettagli di cui poteva essere a conoscenza o modificando e cancellando la cronologia di taluni messaggi e chat in internet. (CORRIERE DELLA SERA)
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