CAMPOBASSO – Circa cinquanta associazioni di volontariato, espressione dell’intero territorio molisano, hanno partecipato all’incontro conclusivo del seminario di formazione sul sistema dei CSV, promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato del Molise. Occasione per illustrare alle organizzazioni di volontariato regionali la natura, le funzioni, le opportunità offerte dalla nuova realtà nata, lo scorso settembre, dall’accorpamento dei tre CSV di Campobasso, Isernia e Larino.
“Un incontro mirato a coinvolgere maggiormente tutte le associazioni di volontariato del Molise nella gestione di una realtà destinata ad aumentarne la crescita qualitativa – ha dichiarato il presidente del CSV Molise Bianca Maria Fuso Biondi – il nostro obiettivo è quello di rendere le organizzazioni sempre più consapevoli dei diritti e dei doveri che spettano loro nei confronti del Centro di Servizio, che può e deve essere gestito direttamente da loro, in maniera da rispondere alle loro esigenze”.
Presente anche Stefano Tabò, presidente nazionale di CSVnet, l’organismo che federa i Centri di Servizio italiani, accompagnato dal consulente alla formazione Giorgio Sordelli, al quale è stato affidato il compito di illustrare il sistema nazionale dei CSV, con un occhio alla nuova legge di riforma della 266/91 in dirittura d’arrivo, dopo la convergenza di Parlamento e Governo.
“I Centri di Servizio rappresentano un punto di sintesi del mondo del Volontariato – ha affermato – Ancora una volta, anche in Molise, ho riscontrato come non esista territorio del nostro Paese dove il Volontariato non sia vivo e presente, in grado di esprimere professionalità, sensibilità, idee e progetti. In Molise si sta aprendo una pagina nuova, così come in Italia. E nella relazione più forte e più convinta tra CSV ed associazioni, in termini di cooperazione e collaborazione su progetti comuni, c’è la prima chiave di volta per affrontare le sfide future”.
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