TERMOLI – L’emergenza idrica che nei giorni scorsi ha interessato molti Comuni del basso Molise ripropone – in tutta la sua evidenza ed urgenza – la questione del mancato collaudo e della conseguente attivazione dell’Acquedotto Molisano Centrale.
Il consigliere regionale Salvatore Ciocca annuncia la convocazione, a breve, della Terza Commissione consiliare competente per argomento per audire l’assessore Nagni, il commissario straordinario della Molise Acque, l’avvocato Calise, il direttore generale dell’azienda speciale, l’ingegnere D’Orsi, il commissario straordinario per la realizzazione dell’opera ing. Donato Carlea, e il sindaco di Termoli. Una seduta necessaria, afferma, per “verificare gli ostacoli che non consentono l’utilizzo dell’acquedotto ormai quasi completato e per pianificare le azioni urgenti da mettere in campo per risolvere, una volta per tutte, questa vicenda che si trascina avanti da troppi anni”.
A causa del mancato collaudo e con lavori ormai completati per il 95%, così come certificato dall’Anac, sembra che vadano persi circa 220 litri al secondo di acqua proveniente dalle sorgenti del Matese.
“Le procedure necessarie alla realizzazione della variante di Montenero – continua Ciocca – non possono essere di certo l’ostacolo per tale collaudo che, di fatto, risolverebbe un gravoso problema che interessa migliaia di persone. Giova ricordare che la tempistica nella realizzazione dell’infrastruttura era motivo di attribuzione di punteggio utile per l’aggiudicazione della relativa gara d’appalto e che sin dall’inizio – ai tempi della mia presenza nel Cda della “Molise Acque” – ho combattuto una battaglia di legalità tesa a chiarire i troppi lati oscuri della stessa tant’è che – a seguito di questa azione – l’azienda speciale ha dovuto “sborsare” circa due milioni di euro di multa“.
© RIPRODUZIONE RISERVATA