
CAMPOBASSO – Ambiti territoriali mal definiti e per la scuola continuano i disagi. Soprattutto per alunni e insegnanti. A denunciarlo è la Flc Cgil che giudica la normativa specifica, la legge 107 del 2015:< fortemente connotata da autoritarismo e incostituzionalità con evidenti criticità che avrebbero determinato problemi in fase di applicazione>. Non sono valse le osservazioni e le proteste sindacali sulla prima costituzione dei 4 ambiti regionali in cui si evidenziava la marginalità di alcune realtà territoriali con ripercussioni sulla formazione di classi e la presenza di alcun Istituto scolastico, vedasi quello di Agnone, che la ridefinizione successiva suggerita dal Miur ma messa in atto dall’Ufficio scolastico regionale presenta ancora chiare discrepanze che si avviano da quanto annunciano i sindacati di categoria a essere materia di contenziosi. I nuovi ambiti scolastici, infatti, saranno 4 e ad essi faranno capo tutti i comuni sedi di istituzioni scolastiche. Ambito 1 Campobasso (17.018 studenti): Campobasso, Bojano, Baranello, Campodipietra, Cercemaggiore, Riccia, Ripalimosani, Sant’Elia a Pianisi, Trivento, Vinchiaturo. Ambito 2 Termoli (14.134 studenti): Termoli, Casacalenda, Campomarino, Castelmauro, Guglionesi, Larino, Montenero, Petacciato, Santa Croce di Magliano, San Martino in Pensilis. Ambito 3 Isernia – Agnone (3065 studenti): Agnone, Carovilli, Frosolone, Istituto d’Istruzione Superiore Fermi – Mattei di Isernia. Ambito 4 Isernia – Venafro (8.194 studenti) Colli al Volturno, Montaquila, Venafro, Isernia (ad eccezione dell’ISIS Fermi – Mattei). La particolarità di tale nuova proposta sta nel fatto che sostanzialmente si è diviso l’ambito di Isernia, staccando una scuola dal suo “ambito naturale” (quello in cui sono presenti tutte le altre scuole della città di Isernia), per inserirla nell’ambito di Agnone. La Flc Cgil nel corso della riunione avutasi ieri manifestando con forza tutte le criticità di una soluzione di questo tipo evidenzia come un insegnante perdente posto al Fermi – Mattei di Isernia, ad esempio, laddove vengano meno le ore della materia nella scuola, rischia così di dover completare presso l’Istituto Omnicomprensivo di Agnone (facente parte del suo stesso ambito) anche laddove fossero presenti ore libere, per il suo stesso insegnamento, nelle restanti scuole superiori di Isernia! Alle proteste di insegnanti e sindacati la risposta delle istituzioni locali è stata molto perentoria e rigidamente legata alla legge elaborata per gli attuali ambiti. La Flc Cgil Molise contestando l’atteggiamento di chi doveva meglio rappresentare le istanze locali al Ministero dell’istruzione con il risultato che nessuno si è curato delle problematiche della scuola molisana ha annunciato la mobilitazione totale della scuola e quindi iniziative legali e referendum abrogativo. L’obiettivo rimane quello di cambiare radicalmente la legge 107 del 2015, ritenuta <incostituzionale e fallimentare>
Aldo Ciaramella
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