
CAMPOBASSO – Domani 21 febbraio, alle ore 18:00, il Teatro Savoia ospita “Le donne che raccontano il Molise“. Il concerto, voluto dall’associazione Promozione Donna e dalla Fondazione Molise Cultura, racconta le donne molisane che, nel secolo scorso, hanno sofferto la solitudine e la lontananza degli uomini costretti all’emigrazione.
Da Jovine alla contemporaneità, dall’Argentina alla transumanza, il racconto in musica percorre la storia del Molise con gli strumenti della poesia e della musica e coglie piccoli frammenti di umanità che, altrimenti, sarebbero stati condannati alla dimenticanza e all’oblio. Carlo Fantini (musiche) e Giovanni Petta (testi) hanno voluto ritrovare i valori fondanti dell’identità regionale; consentire ai giovani di collegarsi alle proprie radici e di confrontarsi con i valori del passato attraverso la fruizione di un prodotto artistico di qualità; fare in modo che la terza generazione dei molisani che vivono all’estero riconoscano le peculiarità della loro stessa essenza, i riferimenti culturali dai quali provengono, gli elementi che hanno caratterizzato il mondo che è stato dei loro nonni.
Il progetto racconta un territorio periferico che, nella prima parte del secondo scorso e fin oltre la metà dello stesso, ha vissuto uno sforzo formidabile ed epico per liberarsi dalla miseria sacrificando i propri uomini alla guerra e all’emigrazione e martirizzando le donne nell’attesa e nella sopportazione.
Sul palco si esibiranno i musicisti Aurelio Di Lucia, giovanissimo percussionista dell’area molisana. Dà il suo contributo musicale e interpretativo a molti progetti di valore, sia nel campo della tradizione che in quello della sperimentazione più spinta. Collabora da alcuni mesi al progetto de Il bivio di Sessano e ha dato calore e colore agli arrangiamenti voluti da Fantini per i brani del disco.
Carlo D’Ippolito, bassista giovane e più che promettente. Adatta il suo stile, già molto personale e maturo, al sound di band di ogni genere musicale e di grande qualità. Il suo contributo al progetto de Il bivio di Sessano è di assoluta profondità espressiva e di adesione ai canoni stilistici proposti.
Daniele D’Ippolito, chitarrista che ama Jimmy Page, Jimy Hendrix, Eric Clapton ma sopra tutti the Edge degli U2. Studia musicoterapia al Conservatorio di Pescara. La collaborazione con Fantini, per il bivio di Sessano, ha prodotto risultati notevoli in termini di qualità degli arrangiamenti chitarristici e di espressività degli intrecci musicali.
Carlo Fantini ha studiato chitarra e fin da giovanissimo si è cimentato nella composizione di canzoni pop e rock; ha collaborato con artisti della scena pop e cantautorale italiana come Donatella Milani, Jalisse, Lino Rufo e altri; ha suonato in numerose piazze d’Italia come chitarrista accompagnatore di cantanti di musica leggera di livello nazionale. Ha pubblicato, con Giovanni Petta, Il bivio di Sessano (2012).
Fabio Mancini, diplomatosi giovanissimo al Conservatorio “Perosi” di Campobasso ha suonato con Effetti Collaterali, Gocce, Senso Unico, Back Porch Blues Band, Down Town Six, accompagnando musicisti della scena pop italiana in territorio nazionale e all’estero. Il suo contributo al progetto di Petta e Fantini è di grande livello tecnico e di entusiasmo infinito.
Giovanni Petta ha esordito nella poesia, nel 1987, con la raccolta Sguardi. La sua seconda raccolta di poesie, Millennio a venire, è uscita nel 1998 con prefazione di Alessandro Fo. Ha pubblicato racconti su, su “Meridiano 2”, “Erba d’Arno”, Firenze, “Graphie”, Cesena, e altre riviste. Nel settore della musica ha collaborato con Lino Rufo, Marco Luberti (autore dei testi più famosi di Cocciante), Edoardo De Angelis (Schola Cantorum), Luciana Turina e Flavia Fortunato. È stato allievo di Mogol al Centro Europeo di Toscolano. Sono tre i titoli della sua discografia: Non crescere mai (1994), Trema terra trema cuore (2003) e Il bivio di Sessano (2012) con Carlo Fantini.
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