“I CUMMIT” – Gita fuori porta della Pasquetta Venafrana

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VENAFRO – Un invito rivolto da tutti i venafrani alle diverse centinaia di giovani d’ambo i sessi che per la classica gita fuori porta della tipica Pasquetta venafrana, storicamente festeggiata il martedì dopo Pasqua, si accingono a raggiungere la meravigliosa area olivetata del Campaglione parco dell'olivo sporco(oggi Parco Regionale dell’Olivo) all’estremo ovest della città  a ridosso della Cattedrale, per trascorrervi ore di spensierata allegria in compagnia di tant’altri coetanei. Nella circostanza ci saranno musica, sorrisi, balli e tantissimo divertimento, il tutto “condito” con ottimi cibi preparati da mamma a casa, accompagnati da un salutare bicchiere di rosso locale (ma senza esagerare!), e portati al Campaglione per il più classico de “ i cummit’ “, tipica definizione dialettale venafrana della mangiata all’aperto sull’erba sperando ovviamente nella clemenza di Giove Pluvio. Non mancheranno coloro che, portando da casa pentole, olio, sale, spaghetti, carne, pane, una bottiglia di vino e tutto il resto, preferiranno cucinare in loco, ossia tra gli oliveti del Campaglione, per conferire alla giornata un sapore ed un gusto diversi e più caratteristici. Ad ogni modo nell’uno o nell’altro caso martedì dopo Pasqua gli oliveti a nord della Cattedrale secondo schietta tradizione venafrana saranno letteralmente invasi da tantissimi giovani che vi si tratterranno sino al pomeriggio inoltrato per non perdersi nulla di tutto quanto il Campaglione offrirà loro. Nella circostanza però un accorato invito va rivolto ai prossimi frequentatori del Parco per la tipica Pasquetta venafrana del martedì: al termine di festeggiamenti, divertimenti, sorrisi, balli, musica e quant’altro occorre lasciare gli oliveti puliti e in perfetto ordine così come erano stati trovati, giusto l’impegno e la passione dei loro proprietari. E non già come accaduto negli anni precedenti quando, terminati “ i cummit’ “, lo spettacolo era decisamente deprimente: plastica e carte  dappertutto, avanzi di cibo abbandonati ovunque, bottiglie di vetro disseminate in ogni angolo, lattine di plastica a centinaia a terra  e addirittura una bombola di gas, evidentemente portata al Campaglione per cucinare e lasciata tra i secolari ulivi senza curarsi di portarla via! No, questo non è civiltà, educazione, ma purtroppo segno di tutt’altro! Così come motorini, scooter, auto senza targa ect., ossia i mezzi comunemente usati dalle nuove generazioni,  vanno lasciati sul piazzale della Cattedrale e comunque fuori dal Campaglione, raggiungendo i secolari oliveti a piedi, cosa che fa bene a corpo e mente! Solo allora si potrà dare il via al più salutare e rigenerante “ cummit’ “ del Martedì in Albis nella più genuina tradizione venafrana, che prevedeva -e prevede tuttora- il rispetto dei luoghi giusta la plurisecolare civiltà della comunità cittadina. Viceversa, purtroppo, si darà tutt’altro e poco edificante esempio!

Tonino Atella

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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