
CAMPOBASSO – Poche regole con il risultato che ognuno fa come vuole e con l’adozione di interpretazioni e decisioni più personali che politiche. Il commercio ortofrutticolo in città quello che si fa in box mobili ora diventati quasi tutti inamovibili ovviamente con licenza e spazi a pagamento ha bisogno di una regolamentazione che ne determini soprattutto i generi alla vendita e quindi che non siano al difuori dell’ortofrutta e di un ordinamento di aperture e chiusure così come per i supermercati. Quanto è successo oggi al Consiglio comunale di Campobasso è la vera dimostrazione di quanto affermiamo, laddove sono stati stabilizzati con provvedimento adeguato a tale destinazione i due punti vendita di Piazza Venezia e Monte San Gabriele. Le 14 botteghe della frutta di città diventate anche luogo di vendita di altri generi alimentari sono diventati in città luoghi tradizionali, punti di incontri e di rivitalizzazione per i quartieri cittadini. Si alla loro legittimazione alla loro stabilizzazione nella rete commerciale urbana ma naturalmente che siano ricomprese in un sistema di regole che il Comune avrebbe dovuto dettare già da tempo richieste dagli stessi fruttivendoli che ovviamente gradirebbero disciplinare al meglio senza riserve e rischi la loro attività ben sapendo quello che possono somministrare al pubblico e quanto potrebbe essere non compreso nelle loro licenze. Altra nota. Riferendoci a quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato a corso Bucci facciamo un rilievo. L’ammucchio di cartoni, immondizia e quant’altro per una non differenziata lasciata sui marciapiedi alla mercè anche di balordi e piromani che spesso girano per la città soprattutto nelle ore tarde della notte costituiscono una miccia di incendio possibile da parte dei primi. Quanto accaduto nelle adiacenze del portone del Convitto Mario Pagano ne è un chiaro esempio. Cassonetti appositi contenitori generici almeno per un primo accumulo di questi materiali di risulta delle attività commerciali lasciati spesso sui marciapiedi è un onere così ingente per il Comune? Sarebbe una soluzione anche per un migliore decoro urbano.
Aldo Ciaramella
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