
CAMPOBASSO – Quattordici consiglieri regionali Ioffredi, portavoce del Comitato, Ciocca, Monaco, Lattanzio, Manzo, Federico, Niro, Cotugno, Di Pietro, Micone, Petraroia, Totaro e Facciolla si sono dichiarati favorevoli per l’abrogazione delle norme che fissano le trivellazioni in mare per la ricerca di idrocarburi così come disposte all’interno della legge di stabilità del 2016 che permettono al momento alle compagnie dedite all’estrazione per lo più di gas e petrolio di continuare le perforazioni fino all’esaurimento dei pozzi e quindi dei giacimenti. I quattordici consiglieri regionali pagheranno con soldi propri e quindi si autotasseranno per tutti quei costi che saranno necessari per la pubblicità e pertanto per manifesti tabelloni e quant’altro necessario per la propaganda e quindi per la divulgazione del voto che essi propongono. La posizione dei rappresentanti di palazzo Moffa che copre varie Gruppi e partiti è prettamente personale e perciò non rientra nella logica dei partiti che spesso hanno altre indicazioni per i propri iscritti. Naturalmente ai 14 che hanno manifestato il loro pensiero e quindi si sono resi “visibili all’opinione pubblica sull’argomento, ancora non si accodano e pertanto non rispondono all’appello gli altri rappresentanti del centrosinistra così come quelli del centrodestra. Non sono state rese manifeste le opioninioni di consiglieri come Scarabeo, Parpiglia e Di Nunzio e dello stesso presidente della Giunta Frattura che sul referendum preferisce fare scena muta. Questo nel centrosinistra, nell’opposizione e quindi nei raggruppamenti del centrodestra al momento non si notano dichiarazioni, valutazioni e quindi inviti precisi e chiari su come comportarsi al seggio del 17 aprile.
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