
ISERNIA – Risale a tre anni fa, da allora la frana del Macerone resta un problema irrisolto nella viabilità della provincia di Isernia; con la chiusura alla circolazione veicolare del tratto di strada statale interessato dallo smottamento, gravi sono i disagi soprattutto per gli abitanti della frazione Vandra e delle borgate Castelluccio e Colle Martino.
Questa mattina, su iniziativa del commissario straordinario Vittorio Saladino, si è tenuta presso il Comune di Isernia una riunione per trovare una soluzione. Lo stesso commissario ha evidenziato la necessità di eseguire subito una indagine geologica sul terreno franoso, già finanziata dalla Regione Molise con un importo di 50mila euro, sottolineando l’urgenza di mettere in sicurezza e aprire al transito la bretella viaria realizzata dalla Smaltimenti sud per aggirare la frana, in attesa che la strada statale, dopo gli opportuni interventi, torni agibile e venga riaperta.
Saranno i tecnici dell’Anas ad approfondire l’analisi della criticità stradale causata dal movimento franoso, impegnandosi a dare suggerimenti e a trovare soluzioni, ipotizzando anche una verifica di agibilità della bretella e una gestione provvisoria della stessa, nonostante l’Azienda amministri direttamente solo strade che rispondono a precisi requisiti dimensionali.
Il neocostituito tavolo tecnico intanto tornerà a riunirsi a breve ed effettuerà un sopralluogo sul Macerone il prossimo giovedì mattina, alla presenza dei tecnici comunali, dell’Anas, di quello incaricato dalla Smaltimenti sud e di alcuni rappresentanti dei cittadini che abitano nell’area colpita. All’incontro, oltre al commissario Saladino e all’ingegnere comunale Antonio Potena, erano presenti i responsabili dell’Anas, il sindaco di Forlì del Sannio, i rappresentati della Smaltimenti sud e alcuni cittadini di Colle Martino.
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